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  • Martedì 7 dicembre 2010

L’Argentina riconosce lo Stato di Palestina

La scelta segue quella di altri paesi sudamericani, impegnati per sostenere le istanze palestinesi e per portare la pace in Medio Oriente

L’Argentina si è da poco aggiunta alla lista dei paesi che riconoscono lo Stato di Palestina. Il ministro degli esteri argentino Hector Timerman ha confermato che il paese sudamericano riconosce ora lo stato palestinese, identificato con i confini stabiliti nel 1967. La decisione arriva ad alcuni giorni di distanza dalla presa di posizione del Brasile, che si è impegnato a riconoscere le legittime aspirazioni dei palestinesi ad avere un proprio stato libero e democratico, in pace con Israele.

«Da tempo, l’Argentina ha riconosciuto ai palestinesi il diritto di creare uno stato indipendente così come lo stato di Israele, per vivere insieme in pace con i loro vicini entro confini sicuri e riconosciuti internazionalmente. Con questo obiettivo, il nostro paese ha sempre sostenuto le iniziative della comunità internazionale per raggiungere una soluzione definitiva equa e pacifica per il conflitto israelo-palestinese» ha dichiarato Timerman commentando il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del proprio paese.

Cristina Kirchner, la presidente dell’Argentina, ha inviato una nota al presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmud Abbas, comunicando la decisione di riconoscere la Palestina. Il documento ribadisce la necessità di trovare una soluzione di pace per risolvere il conflitto e ricorda la necessità di coinvolgere la comunità internazionale, come avvenne dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967, che portò a una risoluzione delle Nazioni Unite che identificava i confini entro i quali si sarebbe dovuto mantenere lo Stato palestinese.

L’ambasciatore israeliano in Argentina, Daniel Gazit, ha accolto con freddezza la notizia del riconoscimento, affermando che la scelta del governo argentino non cambierà in maniera sostanziale i rapporti diplomatici di amicizia con Israele. Il ministro degli esteri israeliano, Yigal Palmor, ha usato toni meno diplomatici definendo «deplorevole» la presa di posizione dell’Argentina: «Ci sono altri modi per raggiungere la pace rispetto a un gesto puramente retorico».

Dal canto loro, i palestinesi hanno invece accolto con gioia il riconoscimento. L’ambasciatore palestinese a Buenos Aires ha ringraziato le autorità argentine e ha invitato gli altri paesi sudamericani ad attivarsi in tempi brevi per riconoscere lo Stato di Palestina. E dall’Uruguay, il ministro degli esteri Roberto Conde ha fatto sapere che il proprio paese si muoverà sulla medesima strada del riconoscimento entro i primi mesi del 2011.

All’interno del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale, c’è un sostanziale accordo per sostenere la causa palestinese. Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, ovvero quattro dei cinque membri a pieno titolo del Mercosur, concordano sulla necessità di riconoscere le istanze della Palestina. Il quinto membro, il Venezuela di Chávez, non ha ancora assunto una posizione in merito.

Su scala globale, 147 paesi hanno rapporti diplomatici con lo Stato di Palestina, compresa l’Unione Europea. Oltre cento di questi stati riconoscono lo stato palestinese e conducono attività diplomatiche a tutti gli effetti con i palestinesi. I restanti, Unione Europea compresa, non riconoscono lo Stato di Palestina, ma mantengono comunque relazioni ufficiali con le autorità del paese.

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