Al PD si lavora sul logo?

Lo sostiene Europa, oggi: ci sono necessità elettorali

In un breve paragrafo sul sito di Europa si sostiene che al Partito Democratico stiano pensando non di “cambiare” logo – e ci mancherebbe pure – ma di dargli una sistemata.

Almeno per ora, sulla scheda gli elettori del Pd continueranno a trovare il simbolo presentato in pompa magna da Veltroni il 21 novembre 2007. Al Nazareno, però, tira aria di cambiamento. Infatti, se il logo tricolore disegnato dal giovane designer molisano Nicola Storto è ormai un brand affermato, cui è difficile rinunciare, esso presenta anche alcuni limiti che gli attuali vertici del partito intendono affrontare. Ad esempio, la difficoltà ad adattarlo alla forma circolare utilizzata sulle schede o a riprodurre la “D” che emerge in negativo dallo sfondo rosso. Ma non è tutto. Quello che manca, per i responsabili della comunicazione dem, è soprattutto un «segno distintivo», che renda identificabile il Pd come lo era lo scudocrociato per la Dc o la quercia per i Ds. Qualche esperimento è stato fatto (la grande “D” rossa che campeggia sulle tessere 2010), ma non ha convinto fino in fondo. Nuove idee arriveranno prima del voto.