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  • Venerdì 10 settembre 2010

L’astronauta fotografo

Le straordinarie immagini che Douglas Wheelock scatta ogni giorno dalla Stazione Spaziale Internazionale

Da circa 80 giorni Douglas Wheelock scatta più o meno una fotografia al giorno dallo spazio, pubblicandola sul suo account Twitter sotto il nickname Astro_Wheels. Più esattamente, Wheelock ci invia le sue fotografie dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la base che da dieci anni orbita a circa 350 chilometri dalla Terra, abitata costantemente da almeno due astronauti. La Stazione è un progetto di cinque diverse agenzie spaziali tra cui l’ESA per l’Italia, la terza nazione finanziatrice dopo Stati Uniti e Russia.

Wheelock è un astronauta americano, ha 50 anni, una moglia e una figlia. Dopo essere diventato pilota militare è entrato nella NASA come ingegnere collaudatore dello Shuttle. Nel 1998 ha poi intrapreso l’addestramento di due anni per diventare astronauta e far parte delle missioni dello Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale. Da quando è arrivato nello spazio, più di due mesi fa, le sue fotografie sono diventate un appuntamento fisso per molti: immagini incredibili di aurore boreali, uragani, città, nazioni e continenti interi. Wheelock è in qualche modo l’erede di Soichi Noguchi, l’astronauta giapponese che sul proprio account Twitter ha pubblicato fotografie dallo spazio per mesi.

Ogni fotografia è stata pubblicata con accanto una frase, a volte una descrizione dell’immagine, a volte una citazione.

La bellezza dell’Italia che, in una notte d’estate, si distende nel Mediterraneo. Si riescono a vedere molte delle bellissime isole vicino alla costa come Capri, la Sicilia e Malta. Napoli e il Vesuvio spiccano, lungo la costa. Viva Esperia!

L’uragano Danielle — ci siamo passati sopra questa sera, nel mezzo dell’Atlantico. Non sono assolutamente un esperto di tempeste tropicali, ma Danielle sembra ben organizzato e con un occhio ben definito. La tempesta è meravigliosamente pacifica da qui… ma posso solo immaginare cosa sia sotto quelle nuvole. Pensieri e preghiere dal cielo, sperando in un percorso favorevole della tempesta.

Un capolavoro dipinto nel cielo del Polo Sud. “Le luci del sud”… pennellate della mano del Maestro.

Sul deserto del Sahara, vicino a terre antiche e migliaia di anni di storia. Il Nilo che scorre attraverso l’Egitto, superando le piramidi di Giza fino al delta del Cairo; il Mar Rosso, la penisola del Sinai, il Mar Morto; il Giordano; e il Mar di Galilea sono tutti visibili, come Cipro e la Grecia nel Mediterraneo, laggiù all’orizzonte.

L’uragano Earl si sta rafforzando parecchio. È incredibile quanto sia diverso un giorno in cui si ha a che fare con le forze della natura. Per favore, state attenti… non è certo che Earl si dissolverà silenziosamente nella notte come Danielle. Earl — “Vattene quieto tra il rumore e la fretta… e ricorda che pace potrebbe esserci nel silenzio…”.

Mi sono goduto l’incredibile panorama del Sud America, e spesso mi ritrovo senza parole davanti a tutta questa bellezza. Questa è una foto di Perù, Bolivia e Cile, con le Ande che si distendono lungo il continente. Al centro della foto il Lago Titicaca, al confine tra Perù e Bolivia.

Questa è la stagione della nuvole polari mesosferiche, e con il nostro angolo di visuale siamo in grado di vedere questa sottile linea di nuvole illuminate al tramonto.

La “città che non dorme mai”… New York, New York in una limpida notte d’estate.

Un’esplosione di colore, movimento e vita dipinta sulla tela del nostro meraviglioso mondo. Questa è una sezione della Grande Barriera Corallina al largo dell’Australia, fotografata con obiettivi da 1.200 mm. Penso che anche i grandi impressionisti rimarrebbero sbalorditi da questa composizione naturale.

Bellissimi riflessi della luce del sole sul Mar Mediterraneo. Dallo spazio non si vedono confini né guerra… solo visioni mozzafiato come questa immagine di Cipro.