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  • Sabato 4 settembre 2010

Il terremoto in Nuova Zelanda

Il sisma di magnitudo 7 ha colpito l'Isola del Sud causando molti danni e un centinaio di feriti

Un terremoto di magnitudo 7 ha colpito ieri verso l’alba la costa orientale dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda. I danni più significativi sono stati registrati a Christchurch, la più grande città dell’Isola e la terza per estensione di tutto il paese con oltre 360mila abitanti, dove numerosi edifici sono stati lesionati dal sisma. Al momento non si ha notizia di alcuna vittima e un centinaio di persone sono state curate per lesioni poco gravi. Solamente due cittadini di Christichurch hanno riportato ferite più serie, ma sembra non siano in pericolo di vita.

Gli abitanti della città sono corsi rapidamente in strada mentre le finestre degli edifici andavano in frantumi e le tubature dell’acqua cedevano a causa della forte scossa. Oltre agli edifici, sono state lesionate anche le strade e in alcune vie si sono formate delle profonde spaccature nell’asfalto. Per diverse ore, l’area nordoccidentale della città è rimasta senza corrente elettrica, mentre in altre zone è stata interrotta l’erogazione dell’acqua.

Stando alle prime rilevazioni, l’epicentro del sisma si trovava a 56 chilometri di distanza da Christchurch. A una ventina di minuti dalla prima forte scossa, nell’area è stato registrato un secondo terremoto con magnitudo 5,7. Il terremoto si è sviluppato a 12 km di profondità e secondo gli esperti non dovrebbe causare uno tsunami.

Il primo ministro neozelandese sta raggiungendo il luogo del terremoto per fare una prima stima dei danni. Per le autorità è ancora presto per comprendere l’effettiva portata del disastro e i costi per la ricostruzione, ma si stima ci potrebbero volere più di 1,5 miliardi di dollari per il recupero di strade, palazzi e infrastrutture.