Oggi comincia il campionato. Ci dedichiamo perciò a raccontare ogni squadra, ed evidenziare quale sia l’obiettivo se le cose vanno come devono andare. Poi, per ogni compagine abbiamo scelto il giocatore da tenere d’occhio – quello a cui non avete pensato – e se ci vincete il fantacalcio, avete il permesso di non raccontare che ve l’abbiamo detto noi.
Del calcio bisogna parlarne così. Non prendeteci per scemi. O magari sì, non avreste tutti i torti.
BARI – voto: 2 / 5
Privata del mastino Bonucci (alla Juve) e dell’elegante Ranocchia (al Genoa, via Inter), la difesa appare decisamente sguarnita. L’acquisto del solo Raggi, ex-promessa di provincia in attesa di rilancio, non fa dormire sonni tranquilli. Pulzetti, retrocesso col Livorno, irrobustisce il centrocampo, Ghezzal, retrocesso col Siena, puntella l’attacco: basteranno per salvarsi? Ottime invece le mosse sul fronte comproprietà, con Barreto e Almiron strappati rispettivamente a Udinese e Juventus.
Obiettivo – Salvezza strappata coi denti.
BOLOGNA – voto: 1.5 / 5
Il low profile annunciato dalla nuova proprietà Porcedda non promette nulla di buono in vista di una permanenza in A. La stagione scorsa ci fu da sudare, quest’anno mancherà il contributo di Adailton, ma ci saranno il baby Krhin a centrocampo e Meggiorini (reduce da una buona stagione a Bari) in attacco: là davanti potrebbe formare una coppia rompiscatole con il veterano Di Vaio. La squadra non sembra comunque rafforzata.
Obiettivo – Salvezza strappata coi denti.
BRESCIA – voto: 1 / 5
Ritorno in Serie A, e campagna acquisti chirurgica. Corioni, che è presidente di lungo corso, ha comprato un giocatore per reparto: Sereni – già con le ‘rondinelle’ nel 2002-2003 – a dare sicurezza alla difesa, Diamanti per il centrocampo, e il capocannoniere della B dell’anno scorso, Eder, in attacco. Certo, i tempi di Baggio sono lontani, ma quest’anno al Rigamonti sarà dura far punti.
Obiettivo – Salvezza strappata coi denti.
CAGLIARI – voto: 2.5 / 5
Quest’anno potrebbe essere meno dura del previsto. Una volta tanto a Cagliari sono rimasti tutti i ‘big’, compreso il piccolo uomo delle grandi pianure, Andrea Cossu. Acquafresca rientra alla base dopo l’annata no tra Bergamo e Genova, e gli sarebbe sufficiente fare la metà dei gol messi a segno due stagioni fa (14) per soddisfare tutti. Uniche perplessità: il trattamento riservato al portiere Marchetti (quanti problemi per la sua cessione) e la scelta di affidare la panchina a Bisoli (comunque già vincente in B).
Obiettivo – Navigazione tranquilla.
CATANIA – voto: 2 / 5
Per una squadra che ha costruito le ultime salvezze sulla personalità di motivatori come Zenga e Mihaijlovic si prospetta una stagione atipica: con Giampaolo in panchina si punterà sul gioco, possibilmente sul bel gioco. E potrebbe non essere un miraggio, visto che il tecnico potrà contare sugli artefici dell’ultima, entusiasmante, stagione (Andujar, Biagianti, Izco, Ricchiuti, Mascara, Maxi Lopez), eccezion fatta per il tuttofare offensivo Martinez, passato alla Juventus.
Obiettivo – Navigazione tranquilla.
CESENA – voto: 1 / 5
«Chiedi chi erano Piraccini e Agostini»: il Cesena ritorna in A vent’anni dopo la comparsata che la caratterizzò come una delle squadre-simpatia per eccellenza. Per celebrare l’evento ecco un’abbuffata di acquisti, fra nomi affidabili come Caserta, o carneadi (il giapponese Nagatomo, lo slovacco Petras) e giovani promettenti (Ighalo), della serie ‘agitare prima dell’uso’. Il timore è che sia poi difficile ottenere l’amalgama sperata. Alla fine, l’apporto maggiore dovranno darlo gli esponenti della vecchia – si fa per dire – guardia: Schelotto, Do Prado, Malonga, Colucci. Curiosità per il ballottaggio fra i pali Antonioli-Cavalieri (ex secondo portiere del Liverpool).
Obiettivo – Salvezza strappata coi denti.
CHIEVO – voto: 1.5 / 5
Vacci a capire qualcosa, col mercato del Chievo. Ogni anno, a inizio stagione, una pletora di sconosciuti si vestono di gialloblù; poi, a giugno, ne ritrovi metà coinvolti in trattative con squadre più blasonate. Se n’è andato il centrale di difesa Yepes, stava per fare le valigie il portiere Sorrentino (tra i migliori della scorsa annata), ma è rimasto. Sono arrivati Bogliacino, Andreolli, Moscardelli, Guana, a vario titolo tutti ottimi innesti. Oltre a loro, ecco i signor nessuno Tallo, Rincon, Jefferson, Memushaj, Boštjan. Ognuno potrebbe essere una potenziale rivelazione.
Obiettivo – navigazione tranquilla.
FIORENTINA – voto: 3 / 5
Bisogna mettersi alle spalle l’era Prandelli, e ricominciare da capo con Mihajilovic. Inizialmente il serbo sembrava avere tentato di percorrere una via tutta nuova, per poi tornare sulla strada battuta, sia in termini di uomini che di modulo. Con Jovetic infortunato e Mutu squalificato, la squadra viola ha puntato su Cerci, giovane ala che deve ancora esprimere tutto il potenziale: acquisto azzeccato. Poco comprensibile, invece, la scelta di Boruc in porta: molto bravo, ma è un doppione di Frey. Vargas è rimasto, e Montolivo si è consacrato al Mondiale, ma la squadra non sembra essere quella che per diversi anni era riuscita a dare fastidio alle grandi.
Obiettivo – L’Europa.
GENOA – voto: 3 / 5
Una delle squadre meglio strutturate dell’intera Serie A. Per il portiere – l’anno scorso fra Amelia e Scarpi diversi punti s’erano persi per strada – si è andati sul sicuro con il nazionale lusitano Eduardo. In difesa, trattenuto Criscito, è arrivato il ‘piccolo Nesta’ Ranocchia: praticamente il pacchetto arretrato dell’Italia che verrà. Centrocampo e attacco si sono rinforzati rispettivamente con Rafinha e Toni. Gasperini, con quell’aria bonaria da Maestro Yoda, sembra la persona più indicata a far rendere al meglio un gruppo formato da giovani (Ranocchia, Destro) e senatori (Rossi, Milanetto, Toni, Dainelli).
Obiettivo – L’Europa
INTER – voto: 5 / 5
Amministrare il post-Mourinho: sembra questa l’unica difficoltà della stagione nerazzurra. Benitez dovrà gestire il proprio impatto con il calcio nostrano, prima ancora della rosa campione d’Italia. Per ora sembra averla buttata sulla simpatia. Il mercato orientato ai giovani (Biabiany, Coutinho, più i primavera Obi e Nwankwo) sembra una scelta assennata dopo i grandi acquisti del 2009 (Milito, Lucio, Sneijder, Eto’o). Il problema è che, dopo la scorsa stagione, c’è poco da guadagnare e tantissimo da perdere.
Obiettivo – Vincere.
JUVENTUS – voto: 4.5 / 5
Fino all’altro ieri, stando ai vari trofei di mezza estate, sembrava candidata a un’altra stagione da lancio di uova marce. Poi, in meno di una settimana, il colpo di coda: prima Krasic, poi Aquilani, infine Quagliarella. I tre si aggiungono ai già buoni acquisti di Marco Motta (fondamentale come terzino, al posto di Grosso, De Ceglie, Grygera e chiunque altro nella rosa bianconera), Pepe, Bonucci, Storari e alle non meno importanti cessioni di Diego e (con ogni probabilità) di Camoranesi e Trezeguet. Al momento attuale, per l’Inter, il nemico pubblico numero uno in ottica scudetto.
Obiettivo – e se succede?
LAZIO – voto: 2.5 / 5
È partito il pendolino Kolarov, e in cassa sono entrati diversi milioni. Lotito raramente fa colpi altisonanti, così ecco gli acquisti dell’offensivo Hernanes (in gamba, almeno stando alle prime uscite), del terzino Garrido e del centrocampista Gonzales, sui quali possiamo ancora dir poco. Positivo l’inserimento dell’esperto Mark Bresciano (dal Palermo) e quello, ormai probabile, di Santa Cruz. La cosa più complicata, per Reja, sarà gestire una rosa che al momento conta più di trenta giocatori.
Obiettivo – Navigazione tranquilla.
LECCE – voto: 1 / 5
Decisamente una delle squadre meno attrezzate, per ora. A centrocampo, a parte Giacomazzi, manca l’esperienza, dietro il reparto sembra proprio leggerino. In avanti la coppia Corvia-Chevanton può far bene, ma mancano le alternative. Chissà come andrà Ruben Olivera, giocatore mai espressosi fino in fondo anche a causa di un carattere bizzoso. Gira che ti rigira, il compito più gravoso spetterà al dodicesimo uomo, lo stadio Via del Mare: i tifosi e il proverbiale vento salentino potrebbero contribuire a una permanenza in A che pare una missione proibitiva.
Obiettivo – Salvezza strappata coi denti.
MILAN – voto: 3.5 (4 con Ibrahimovic) / 5
Tutto è appeso a Ibra. Nel momento in cui scriviamo, Ibrahimovic non è ancora arrivato in rossonero. Se non prendono lui, la squadra è destinata a un campionato da comparsa: bene Boateng, bene Papastathopoulos, bene Yepes, ma per stare dietro all’Inter ci vuole altro. Tra l’altro l’acquisto dello svedese, devastante in Italia con l’Inter, potrebbe sortire un effetto psicologico – galvanizzare l’ambiente rossonero, turbare quello nerazzurro – da non sottovalutare.
Obiettivo – e se succede?
NAPOLI – voto: 3 / 5
De Laurentiis non scherza. La squadra si è potenziata in attacco con Lucarelli e Cavani (strappato ad alcune delle migliori squadre europee) e l’addio lampo di Quagliarella – che era bravo, ma segnava poco – può essere assorbito senza troppi affanni. A centrocampo bastava non cedere Hamsik e così è stato. Ad essere onesti, forse manca un centrale di livello in grado di blindare la difesa – uno alla Burdisso, per capirsi.
Obiettivo – L’Europa.
PALERMO – voto: 3 /5
L’ossatura è robusta: portiere affidabile e difesa arcigna: ottimi i terzini Balzaretti e Cassani, un po’ meno i centrali, ora che non c’è più Kjaer; centrocampo di poeti (Liverani, Pastore) e guardaspalle (Nocerino, Migliaccio). Ma a impressionare è l’onda d’urto dell’attacco con Miccoli, Maccarone, Hernandez, forse il più forte giovane del campionato, Budan, Pinilla. Roba da paura, se non si pesteranno i piedi. Cavani sarà difficilmente rimpianto.
Obiettivo – L’Europa.
PARMA – voto: 2.5 / 5
Mica male la squadra allestita dal direttore sportivo Leonardi: eccezion fatta per Biabiany sono rimasti quasi tutti i giocatori più forti e il gruppo è stato rinforzato con la sostanza di Gobbi e la classe di Giovinco. Giovane e motivata può salvarsi senza troppi patemi, per poi mettere in vetrina i pezzi migliori. Pasquale Marino può far bene su questa panchina.
Obiettivo – Navigazione tranquilla.
ROMA – voto: 4 / 5
Per gli apocalittici osservatori giallorossi pare che tutto ruoti attorno all’acquisto di Burdisso. Vero, l’argentino è reduce da un’ottima stagione, ma insomma. Per il resto, la Roma si è mossa bene, senza sperperare soldi (ottimo Simplicio a costo zero, così come il prestito Castellini) e puntando alla roulette con Adriano: se ce le fa lui, è un segnale positivo per tutta l’umanità. Ranieri è ormai un capopopolo, un po’ come Mandela per i sudafricani, Totti e la squadra sono con lui. Lo scudetto? Quasi quasi…
Obiettivo – E se succede?
SAMPDORIA– voto: 3 / 5
A Genova qualcuno è ancora convinto che la Samp sia passata alla fase a gironi della Champions. L’eliminazione patita col Werder Brema è stata un suicidio sportivo, e non è da escludere che possa avere ripercussioni sull’intera stagione. Certo, in attacco non si scherza con Pazzini-Cassano, e pure a centrocampo Palombo&Co garantiscono l’adeguata libertà di pensiero ai due ‘bambini infiniti’ là davanti. Il quarto posto dello scorso anno sembra proibitivo, ma – per l’appunto – lo era anche la passata stagione.
Obiettivo – L’Europa.
UDINESE – voto: 2.5/5
Fosse andato via Di Natale, la curva avrebbe chiesto la secessione dal resto dello stadio. Il bomber e capitano, a trentatré anni, ha rifiutato l’offerta della vita (Juventus) e ci piace pensare che sia stata una scelta di cuore. Suo partner sarà Denis, armadio a due ante preso dal Napoli; ci sarà anche Candreva, in cerca di riscatto dopo la mediocre parentesi juventina, ma mancheranno il cervello di D’Agostino e i polmoni di Pepe. Il mite Guidolin può tirare fuori il meglio da questo gruppo.
Obiettivo – Navigazione tranquilla.