La grave esplosione in un gasdotto in Austria

Ha causato la morte di una persona e l'interruzione temporanea di parte delle forniture di gas per l'Italia, che riprenderà entro mezzanotte

(TOMAS HULIK/AFP/Getty Images)
(TOMAS HULIK/AFP/Getty Images)

Aggiornamento: entro mezzanotte il flusso di gas naturale lungo il gasdotto Trans Austria Gasleitung (TAG) verso l’Italia riprenderà.

Il ministero dello Sviluppo economico ha dichiarato lo stato di emergenza per il gas, in seguito a un grave incidente che questa mattina si è verificato in Austria, e che ha comportato l’interruzione dell’erogazione del gas proveniente dalla Russia verso l’Italia.

L’esplosione è avvenuta alle 8:45 del mattino nella zona di Baumgarten, a est di Vienna, nei pressi del confine con la Slovacchia. Nell’incidente è morta una persona e 21 sono state ferite. Secondo le prime verifiche della polizia, l’esplosione è stata causata da un problema tecnico, ma non ci sono altri dettagli disponibili. L’incendio è stato contenuto, ma non è chiaro quando potrà essere riavviata l’erogazione del gas russo, che dal nodo austriaco viene poi diffuso in diversi paesi dell’Europa occidentale compreso il nostro.

A Baumgarten si trova il tratto finale del gasdotto di Urengoy-Uzhgorod, che parte dalla Russia, passa per l’Ucraina e arriva in Europa, ed è uno dei principali gasdotti che serve alla Russia per esportare gas. Dalla città passano anche una serie di gasdotti secondari che in un secondo momento portano il gas in altri paesi europei.

In seguito all’incidente la società russa Gazprom Export, che si occupa delle forniture di gas per l’Europa, ha annunciato di essere al lavoro per reindirizzare parte del gas attraverso altri gasdotti. I prezzi del gas sono aumentati sensibilmente in seguito all’incidente, che si è verificato in una stagione in cui la domanda è piuttosto alta. Il ministero italiano dello Sviluppo economico ha chiarito però che “la fornitura di gas ai consumatori italiani è comunque assicurata in quanto la mancata importazione viene coperta da una maggiore erogazione di gas dagli stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo”.

Parlando alla presentazione di un libro, il ministro italiano dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha colto l’occasione per spiegare che l’Italia al momento fa grande affidamento sulla Russia per il gas, e che «se avessimo il TAP [un gasdotto che partirà dall’Azerbaigian per arrivare in Italia] non dovremmo dichiarare, come faremo oggi, lo stato d’emergenza»