Gao Yu, nota giornalista cinese, è stata condannata a sette anni di carcere con l’accusa di aver diffuso un documento di Stato segreto a un sito straniero

Gao Yu è stata condannata a sette anni di carcere con l’accusa di aver diffuso un documento di Stato segreto a un sito di notizie straniero. Non è stato specificato di quale documento si tratti. Dopo il verdetto, Gao Yu ha detto di voler presentare appello.

Gao Yu era stata arrestata il 24 aprile del 2014. Di lei non c’erano state più notizie. L’8 maggio la rete televisiva cinese di Stato China Central Television aveva diffuso un breve video che confermava per la prima volta la sua detenzione. Prima dell’arresto Gao Yu stava lavorando al sito in cinese della radio tedesca Deutsche Welle e a una serie di seminari in vista del venticinquesimo anniversario della strage del 4 giugno di piazza Tienanmen, che pose fine a un mese di proteste di studenti, intellettuali e operai e in cui morirono centinaia di persone, anche se non è mai stato possibile stabilirne il numero preciso.

Gao Yu è una delle più famose giornaliste cinesi e in passato è già stata condannata e imprigionata più volte: nel 1989, dopo le proteste in piazza Tienanmen, ha trascorso 14 mesi in carcere a causa di un articolo a favore degli studenti: nel 1993 era stata condannata a sei anni con l’accusa di aver diffuso segreti di Stato. Gao Yu, che oggi ha 70 anni, è nota soprattutto per le critiche rivolte al governo cinese: interviene regolarmente sulla stampa estera e ha ricevuto numerosi premi giornalistici, tra cui quello per la libertà di stampa Guillermo Cano assegnato dall’Unesco. Gao Yu è anche considerata vicina agli uomini politici più riformatori del partito, tra cui il figlio di Hu Yaobang, l’ex segretario del Partito comunista cinese la cui morte, nell’aprile del 1989, diede il via alle proteste studentesche.