Come si vota alle primarie del PD

La guida definitiva sull'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico, oggi: chi deve registrarsi prima, chi no, quanto si paga

Le primarie del Partito Democratico si terranno domenica 8 dicembre, per l’elezione del nuovo segretario e dell’Assemblea nazionale del partito.

Quando si vota
Le primarie del Partito Democratico si svolgono dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Quindi ci sono dodici ore per andare al seggio e votare uno dei tre candidati.

Dove si vota
Si vota in seggi collegati a quelli della propria sezione elettorale. Per capire dove si trova il proprio seggio si deve quindi guardare il numero di sezione riportato sulla propria tessera elettorale – quella dove ti mettono i timbri quando vai a votare per le normali elezioni – e inserirlo nel sistema di ricerca sul sito delle primarie. Non ci sarà un numero di seggi uguale a quello delle elezioni normali, naturalmente, e quindi un singolo seggio delle primarie raccoglierà più seggi elettorali regolari. Questo potrebbe portare a qualche rallentamento nelle operazioni di voto, se ci fosse un’affluenza molto alta.

Chi può votare
Alle primarie del PD possono votare tutti i cittadini che possono votare alle normali elezioni (politiche, amministrative, referendum) e tutti i cittadini che hanno compiuto il 16esimo anno di età entro l’8 dicembre (dai 16 ai 18 serve la registrazione online entro il 6 dicembre).

Stranieri
Possono votare anche gli stranieri, a patto che – se extracomunitari – siano in possesso di un permesso di soggiorno regolare o che abbiano fatto domanda per il suo rinnovo. Sono previsti seggi appositi per gli stranieri: per trovarli si seleziona la voce “Immigrato” dal sistema di ricerca sul sito delle primarie.

Fuori sede
Possono votare nel comune in cui si trovano il giorno delle primarie, a patto di essersi registrati online entro il 6 dicembre. Sono previsti seggi appositi anche per loro: l’elenco è sul sito delle primarie.

Registrazione online
Non è obbligatoria, eccetto che per stranieri, minorenni, italiani all’estero e fuori sede. Chi non è obbligato può comunque fare una registrazione online, cosa che dovrebbe sveltire le operazioni di voto ai seggi (ma che comporta un contributo economico leggermente maggiorato). Il termine ultimo per compilare il modulo online sono le ore 16 del 6 dicembre (inizialmente era entro le 12, ma c’è stata una proroga).

Obbligo di registrazione online entro il 6 dicembre per:
– ragazzi tra 16 e 18 anni (fatta eccezione per l’Emilia Romagna dove si possono registrare direttamente ai seggi presentando la carta d’identità);
– lavoratori e studenti fuori sede;
– cittadini momentaneamente fuori sede per motivi personali.

Iscritti al PD
Gli iscritti al PD non si devono registrare perché fanno già parte dell’”Albo degli elettori”.

Estero e voto online
Gli elettori registrati all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) che hanno più di 16 anni e tutti i cittadini italiani residenti o temporaneamente all’estero possono votare online a patto di essersi registrati, sempre online, entro le 20 del 6 dicembre. Si voterà sul sito dedicato dalla mezzanotte alle 20 di domenica 8 dicembre. Qui i dettagli. È previsto anche l’allestimento di un certo numero di seggi per il voto tradizionale, qui l’elenco (occhio agli orari).

Impossibilitati a muoversi
Le persone ricoverate in ospedale o impossibilitate a muoversi da casa possono contattare il loro coordinamento provinciale del PD per fare presente la loro condizione: è prevista l’istituzione di un seggio itinerante.

Contributo
– Chi fa tutto al seggio (registrazione e voto) paga un contributo di almeno 2 euro.
– Chi si registra prima online paga un contributo di 2,50 euro: i 50 centesimi in più sono dovuti ai costi di gestione del servizio e danno accesso a un mese di abbonamento alle versioni digitali dei giornali l’Unità ed Europa.
– Chi vota dall’estero paga un contributo di 4 euro per i maggiori costi di gestione del servizio.
– Gli iscritti al PD non hanno l’obbligo di versare un contributo.

Candidati
I candidati a segretario del PD sono tre:
Pippo Civati, deputato alla prima legislatura, già prima consigliere regionale in Lombardia;
Gianni Cuperlo, deputato alla terza legislatura con una lunga storia di partito, come raccontammo qui;
Matteo Renzi, sindaco di Firenze dal 2009 e già candidato alle primarie del centrosinistra del 2012 per la candidatura a premier (vinse Pier Luigi Bersani).

Come si vince
Ai candidati a segretario sono collegate le liste delle circoscrizioni per l’elezione dei mille delegati che saranno quindi eletti all’Assemblea nazionale. Se un candidato ottiene la maggioranza assoluta viene proclamato segretario durante la prima seduta dell’Assemblea. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta, viene indetto un ballottaggio tra i due candidati più votati. Il ballottaggio viene votato dai soli delegati nel corso della stessa Assemblea. In questo caso diventa segretario il candidato che ha raggiunto il maggior numero di voti.

Riassumendo
Domenica 8 dicembre votano tutti i cittadini con documento d’identità, tessera elettorale e due euro in tasca. I ragazzi tra i 16 e i 18 anni possono votare, così come i fuori sede e i cittadini all’estero, ma solo se si sono registrati online entro il 6 dicembre.