Mario Vargas Llosa vince il Nobel per la letteratura

L'autore peruviano ha vinto il premio per la sua «mappatura delle strutture del potere»

Mario Vargas Llosa ha vinto il premio Nobel per la letteratura. L’autore peruviano, 74 anni, è stato premiato per «la sua mappatura delle strutture del potere e per le immagini incisive con cui ha dipinto la resistenza, la rivolta e la sconfitta dell’uomo». La sua candidatura non era tra quelle più quotate dell’ultima settimana.

Vargas Llosa è considerato uno dei maggiori autori della letteratura sudamericana, insieme a Gabriel Garcia Marquez, Julio Cortazar, Jorge Luis Borges e Carlos Fuentes. Esordì nel 1959 con la raccolta di racconti “I capi” e si affermò nel 1963 con “La città e i cani”: romanzo ambientato in un collegio militare di Lima, che lui stesso aveva frequentato. L’opera gli valse subito il Premio della Critica Spagnola ma scatenò le accuse dell’establishment militare peruviano che lo definì «il romanzo di un degenerato mentale che vuole compromettere il prestigio dell’esercito».

È considerato uno degli autori sudamericani da sempre più impegnati politicamente e i suoi romanzi sono stati spesso costruiti intorno a forti denunce delle strutture di potere, soprattutto quella del regime peruviano di Manuel A. Odrìa. È uno dei principali innovatori del romanzo realista e si è dedicato molto anche all’attivista di giornalista e saggista. Nel 1990 si candidò alla presidenza del Perù per il Frente Democratico, e fu sconfitto da Alberto Fujimori. Dopo la sconfitta elettorale si trasferì in Spagna – che nel 1993 gli concesse anche la cittadinanza – dove si affermò come una delle voci più influenti nel dibattito politico e culturale del paese.

Vargas Llosa è il secondo autore sudamericano a vincere il premio Nobel per la letteratura. La prima volta era toccato al suo amico Gabriel Garcia Marquez, a cui nel 1976 aveva anche tirato un pugno in un cinema di Città del Messico. Tra i suoi romanzi più conosciuti in Italia: “La zia Giulia e lo scribacchino”, “Conversazione nella cattedrale”, “Chi ha ucciso Palomino Molero?”, “Il caporale Lituma sulle Ande”, “Il pesce nell’acqua”, “Il paradiso è altrove”. Vive a Londra da molti anni ma al momento si trova negli Stati Uniti, dove è stato chiamato a insegnare letteratura sudamericana all’Università di Princeton per un semestre. In Italia i suoi romanzi sono stati tradotti da Einaudi, che a novembre pubblicherà il suo nuovo libro: Il sogno del Celta.

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