scam cities
Il 37enne dietro a un enorme giro di “città della truffa”
Chen Zhi è un ricco imprenditore cambogiano: la sua società è accusata di aver ingannato i lavoratori per costringerli a fare frodi online

SpaceX ha interrotto la connessione a 2.500 dispositivi Starlink usati nelle “città della truffa” in Myanmar

La giunta militare del Myanmar ha liberato 2.200 lavoratori da un centro noto per le truffe online

In Cina 11 persone sono state condannate a morte perché ritenute responsabili di gestire un centro per le truffe in Myanmar

Le “scam cities” sono sempre più diffuse fuori dall’Asia
Lo dice un nuovo rapporto delle Nazioni Unite basandosi sulle crescenti segnalazioni da paesi al di fuori del sudest asiatico

Migliaia di persone liberate dalle “scam cities” non sono ancora libere
Nonostante la grande operazione che a febbraio aveva portato a smantellare decine di "città della truffa" tra Myanmar e Thailandia

La polizia thailandese ha arrestato 100 persone accusate di essere coinvolte nel settore delle truffe online

Le città della truffa, in Myanmar e altrove
Le “scam cities” ospitano decine di enormi capannoni in cui lavoratori in stato di semi-schiavitù compiono frodi online: la Thailandia sta provando a smantellarle

Confine con vista sulle “scam cities”
«Mentre prepara un’insalata di foglie di tè, Wei racconta che alla fine è stata fortunata. Ha sfiorato la schiavitù che costringe ogni giorno migliaia di persone – soprattutto birmani e cinesi – a lavorare nelle cosiddette "scam cities", le città della truffa di cui il Myanmar è costellato lungo i confini con Cina e Thailandia e da dove si cercano di contattare giocatori d’azzardo in tutto il mondo, giovani cinesi, anziani europei, donne sole americane, millennial thailandesi. Si comincia con un messaggio WhatsApp, uno è arrivato sul cellulare italiano anche a me»
