povertà relativa
Cosa sono i “poveri” per l’Istat
E cosa vuol dire quindi il dato di "8 milioni di poveri" che state leggendo ovunque (e che è identico a quello del 2010)

Altri articoli su questo argomento
La nuova bozza del programma Lega-M5S
Dovrebbe essere la versione definitiva: ora sarà esaminata un'ultima volta da Salvini e Di Maio, che dovranno anche scegliere il futuro presidente del Consiglio

La versione finale del “contratto” M5S-Lega
Il testo integrale del programma di governo, che è stato approvato a larghissima maggioranza dagli iscritti alla piattaforma online del M5S

La repubblica delle nonne

I sindacati in mano a chi non lavora
L'Italia è l'unico paese d'Europa in cui la maggior parte degli iscritti ai sindacati sono pensionati, e la cosa ha delle conseguenze

La mappa del reddito in Italia
Comune per comune, dove si guadagna di più e dove meno secondo i dati del ministero dell'Economia

Le primarie, la sinistra e gli alibi
Oggi Aldo Cazzullo scrive sul Corriere della Sera che le primarie in Italia funzionano male perché gli elettori scelgono sempre il candidato “più simpatico, identitario, vicino alla sensibilità dei militanti, portatore della linea più dura, pura, radicale” e non quello che “ha più chances di battere gli avversari”. Cazzullo parla solo delle primarie “vere”, quelle [...]

“Halibut”, una recensione difficile.

Quanti sono i poveri in Italia
E cosa vuol dire, da un punto di vista economico e statistico, essere "poveri": i nuovi dati dell'ISTAT

Perché si protesta in Brasile?
Migliaia di persone manifestano da giorni in un paese che non ha problemi di democrazia e ha (aveva?) un'economia in salute: non c'entrano solo gli stadi

Il presidente del Malawi è morto?
Lo dicono BBC e Reuters citando medici e membri del governo, ma non c'è ancora una conferma ufficiale

Le elezioni in Uganda
L'attuale presidente è Yoweri Museveni, al potere dal 1986: ci sono molti timori che il voto possa portare a scontri e violenze

L’uomo che aveva quasi trovato un modo per vincere alla lotteria
Con migliaia di finanziatori, una rete logistica e un po' di fortuna, un ex impiegato romeno ottenne grandi profitti nei primi anni Novanta
