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La “guerra culturale” ai soffiatori di foglie

Cultura

nuovi siti unesco

patrimonio dell'umanità unesco

unesco

Resti degli insediamenti Chinchorro in Cile (© Regional Program for Protection of the Chinchorro Sites/UNESCO)

Insediamenti della cultura Chinchorro, Cile

È una città che sorge sull'altopiano di Balqa, e che negli ultimi decenni dell'Impero Ottomano ebbe una grande espansione. Fece da crocevia commerciale tra le zone desertiche a oriente e quelle a occidente, cosa che attirò molti mercanti che si insediarono nella città, dove si sono mescolati stili molto diversi tra loro, dall'Art Nouveau europeo al neo-coloniale passando per tradizioni più locali. (© TURATH: Architecture and Urban Design Consultants - UNESCO)

As Salt, Giordania

Si trova in Thailandia, nella penisola di Malay, e qui si incrociano la flora e la fauna di tre diverse regioni climatiche e ambientali, quella himalayana, quella indocinese e quella di Sumatra, per cui c'è notevole biodiversità ed è l'habitat di alcune specie considerate a rischio di estinzione come il coccodrillo siamese, l'elefante asiatico e la tartaruga gigante asiatica. (© Sunee Sakseau/UNESCO)

Foresta Kaeng Krachan

La città di Roșia Montană sorge sui monti Apuseni, nell'ovest del paese, dove ci sono i resti del più grande complesso minerario sotterraneo risalente all'antica Roma. Qui, dove un tempo sorgeva la città di Alburnus Maior, a partire dal 106 dopo Cristo i romani estrassero un totale di 500 tonnellate d'oro costruendo circa 7 chilometri di gallerie sotterranee. Nella zona sono state trovate anche tavolette scritte che hanno fornito importanti informazioni sulle attività minerarie dell'epoca – non solo a livello locale, ma in tutta l'antica provincia romana della Dacia – e nuovi dettagli su alcuni aspetti socio-economici e linguistici dell'antica Roma. Il sito è ritenuto dall'UNESCO tra quelli in pericolo, perché ci sono programmi di ripresa dell'attività mineraria che potrebbero alterare il paesaggio. (© Daniel Vrabioiu/UNESCO)

Il paesaggio minerario di Roșia Montană, Romania

Sono quattro residenze agricole costruite nell'Ottocento per dare un alloggio alle fasce sociali più povere in luoghi lontani dai centri abitati, volute dalla Società della Benevolenza, che mirava appunto a ridurre la povertà. A metà Ottocento in località di questo tipo vivevano circa 11mila persone. (© Province of Drenthe on behalf of all nomination partners/UNESCO)

Colonie della Benevolenza, Belgio e Paesi Bassi

Quanzhou tra il 1000 e il 1400 dopo Cristo era un fiorente emporio, vale a dire una località commerciale marittima, con importanti legami con l'entroterra cinese. Tra i luoghi compresi nel sito protetto dall'UNESCO c'è anche una moschea ritenuta tra i primi edifici islamici della Cina, risalente all'XI secolo, oltre a una serie di resti archeologici. (© Quanzhou maritime Silk Road World Heritage Nomination Center)

Emporio del Mondo, Quanzhou, Cina

Il tempio di Ramappa, anche chiamato Rudreshwara, è un tempio dedicato a Shiva che si trova nello stato di Telangana, circa 200 chilometri a nord della città di Hyderabad. Costruito tra il 1213 e il 1243, il tempio è decorato con statue ritenute dall'UNESCO di alto livello artistico, che illustrano le danze tipiche della cultura legata alla dinastia Kakatiya (1123-1323). (© ASI/UNESCO)

Tempio di Ramappa, Telangana, India

Queste isole del Giappone comprendono più di 42mila ettari di foresta subtropicale, situata a sudest del paese e completamente disabitata dall'uomo, motivo per cui c'è grande biodiversità e ospita numerose specie di animali a rischio estinzione, alcune delle quali vivono solo in questi luoghi. (© MOEJ/UNESCO)

Isole di Amami-Oshima, Tokunoshima, Okinawa (parte nord), Iriomote

La costruzione di questa linea, che attraversa l'Iran da nordest a sudovest, iniziò nel 1927 e venne completata nel 1938. È lunga 1.394 chilometri e attraversa montagne e terreni accidentati, motivo per cui la ferrovia passa su quasi 400 ponti e sotto 224 gallerie. (© Hossein Javadi/UNESCO)

Linea ferroviaria trans-iraniana, Iran

Sono piane di marea, o piane tidali, situate nelle coste meridionali e sudoccidentali della Corea del Sud. Anche qui vivono numerose specie considerate a rischio di estinzione. (© World Heritage Promotion Team of Korean Tidal Flat/UNESCO)

Getbol, Corea del Sud

La chiesa di Estación Atlántida, che si trova a 45 chilometri dalla capitale Montevideo, fu costruita nel 1960 e presenta alcune strutture progettate dall'ingegnere Eladio Dieste. È stata inserita tra i siti patrimonio dell'umanità perché ritenuta un esempio di come la povertà di risorse – è stata costruita prevalentemente con mattoni rossi – e le esigenze strutturali possano comunque originare grandi e ammirevoli opere architettoniche. (© CPCN, Getty Foundation/UNESCO)

Chiesa di Atlántida, Uruguay

Per l'Italia ci sono i portici di Bologna e gli affreschi di Padova, in mezzo a siti naturalistici e culturali in tutto il mondo

I nuovi luoghi protetti dall’UNESCO

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Un accampamento nella zona orientale tra Aasivissuit a Nipisat, in Groenlandia
(© Ólafur Rafnar Ólafsson - <a href="whc.unesco.org/en/documents/165771">UNESCO</a>)

Da Aasivissuit a Nipisat, Danimarca

È la più grande oasi nel mondo, con più di 2,5 milioni di palme da dattero, oltre a giardini, canali, corsi d’acqua e terreno bonificato, nella zona orientale della penisola. Ci sono anche i resti di siti archeologici e insediamenti umani dal Neolitico a oggi, come fortezze, moschee, sistemi di irrigazione. 
Nella foto: L'ecosistema attorno al lago Al-Asfar, maggio 2016 
( © François Cristofoli - <a href="whc.unesco.org/en/documents/166914">UNESCO</a>)

Oasi di Al-Asha, Arabia Saudita

La regione si trova nella Groenlandia Occidentale nel Circolo polare artico, coincide con la zona di caccia degli Inuit, le popolazioni che solitamente chiamiamo eschimesi, ed è stata scelta per le tracce di di 4.200 anni di storia umana. I siti principali sono sette, da Nipisat il più occidentale ad Aasivissuit, il più a est, che testimoniano la vita paleo-inuit e le loro migrazioni stagionali. 
Nella foto: Un accampamento nella zona orientale della regione 
(© Ólafur Rafnar Ólafsson - <a href="whc.unesco.org/en/documents/165771">UNESCO</a>)

Da Aasivissuit a Nipisat, Groenlandia

La Chaîne des Puys, nota anche come monts Dômes, è un complesso vulcanico che si estende per più di 30 chilometri nel centro della Francia; la Limagne è una pianura sotto i 400 metri di altitudine. Vulcani e pianura si formarono insieme alle Alpi, 35 milioni di anni fa. 
(AFP PHOTO/THIERRY ZOCCOLAN)

Chaîne des Puys e Limagne, Francia

Sono sette monasteri buddisti costruiti sulle montagne meridionali della penisola coreana tra il VII e il IX secolo. Hanno caratteristiche architettoniche comuni che li rendono unici, come il madang, il cortile all’aperto, circondato da quattro edifici. 
Nella foto: Il tempio di Beopjusa in Corea del Sud, nel 2016 
(© CIBM - <a href="whc.unesco.org/en/documents/165811">Unesco</a>)

I Sansa della Corea del Sud

Si trova a nord-ovest della città di Migori ed è un insediamento archeologico fatto di recinzioni di pietra a secco, probabilmente risalente al XVI secolo d.C. Secondo gli studiosi queste recinzioni erano costruite per proteggere i villaggi e contenere le greggi delle prime comunità di pastori nel bacino del lago Vittoria, ma avevano anche un significato sociale. Thimlich Ohinga è l’esempio più grande e meglio conservato. 
(Ephraim Mwangi © National Museums of Kenya - <a href="whc.unesco.org/en/documents/136402">UNESCO</a>)

Thimlich Ohinga, Kenya

Sono otto siti archeologici situati in tre zone della provincia di Fars, nell’Iran sud-orientale: Firuzabad, Bishapur e Sarvestan. Risalgono agli ultimi tempi dell’impero Sasanide, che dominò la regione dal 224 al 658 d.C. e comprendono le rovine della capitale, costruita dal figlio del fondatore della dinastia, Shapur I. 
Nella foto: Palazzo Ardashir, Iran, 2015 
(B. Sedighi © ICHHTO- <a href="whc.unesco.org/en/documents/166043">UNESCO</a>)

Siti archeologici dell’epoca Sasanide

Hedeby è tra i più importanti complesso archeologici dell’epoca vichinga: era una città di scambio nella penisola dello Jutland, al confine tra l’Impero danese, a nord, di cui faceva parte, e quello dei Franchi, a sud. Comprende strade, edifici, cimiteri e un porto costruiti tra l’VIII e l’XI secolo. Il nuovo sito dell’Unesco comprende anche le fortificazioni di Danevirke, 30 chilometri di mura costruite prima del 500 d.C. dai Danesi per proteggersi da un’eventuale invasione dei Franchi. 
Nella foto: Danevirke, Germania, 2014 
(Carsten Rehder/picture-alliance/dpa/AP Images)

Hedeby e Danevirke, Germania

Sono dieci paesini, il castello di Hara e una cattedrale, costruiti tra il XIV e il XIX secolo nella zona nord-occidentale dell’isola di Kyushu. Raccontano le prime attività e i primi insediamenti dei missionari cristiani in Giappone, prima del divieto di predicare la religione cattolica, delle persecuzioni e dell’espansione successiva alla fine della proibizione nel 1873. 
L’isola di Hisaka, nel 2015 
(Kyushu Air Lines © Nagasaki Préfecture - <a href="whc.unesco.org/en/documents/166084">UNESCO</a>)

Siti cristiani di Nagasaki, Giappone

Nel 1908 Camillo Olivetti aprì la prima fabbrica a Ivrea; sotto la famiglia Olivetti e in particolare il figlio Adriano Olivetti, nella città si realizzò un progetto industriale e socio-culturale, che si sviluppò tra gli anni Trenta e Sessanta attorno alle idee dell'industriale Adriano Olivetti e degli architetti del Movimento Comunità, un movimento politico e culturale umanista, socialista e liberaldemocratico, che voleva costruire una città a misura d’uomo. È il 54esimo sito italiano dell’Unesco, che l’ha scelto anche perché Ivrea «esprime una visione moderna del rapporto la produzione industriale e l’architettura»
Nella foto: Unità residenziale est – Hotel La Serra 
(LaPresse - Ivan Benedetto)

Ivrea, Italia

Il nome significa la “città splendente”, fu fondata nel X secolo d.C. da Abd-ar-Rahman III (912–961), il primo califfo omayyade di Cordoba e di fatto fu la capitale di al-Andalus, la Spagna musulmana. Venne devastata nella guerra civile che pose fine al Califfato nel 1009-10 e poi dimenticata per mille anni, fino alla riscoperta nel XX secolo. Ne restano strade, ponti, sistemi di irrigazione, palazzi, decorazioni e oggetti quotidiani che permettono di farsi un’idea accurata di cosa fu la civiltà islamica di Al-Andalus al culmine del suo splendore.
(© Madinat al-Zahra Archaeological Site (CAMaZ) - UNESCO)

Medina Azahara, Spagna

Di Ivrea avete già letto, questi sono gli altri: magari siete ancora in cerca di idee per le vacanze

I 20 nuovi luoghi patrimonio dell’UNESCO

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siti protetti unesco

(Sunbird Images/picture-alliance/dpa/AP Images)

Afrodisia

Afrodisia è un sito archeologico della Turchia occidentale che si trova a 230 chilometri da Smirne. L’UNESCO protegge sia le rovine della città che una cava di marmo sfruttata dagli antichi abitanti della regione. Fanno parte delle rovine di Afrodisia un teatro, uno stadio, due strutture per i bagni termali, le fondamenta di una basilica e un tempio dedicato alla dea greca dell’amore Afrodite risalente al terzo secolo a.C.
(Sunbird Images/picture-alliance/dpa/AP Images)

La capitale dell’Eritrea è stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità per via della sua urbanistica modernista: negli anni Trenta, quando l’Eritrea era una colonia italiana, Asmara fu riprogettata secondo i principi architettonici razionalisti che andavano di moda durante il regime fascista. Il sito UNESCO comprende anche i quartieri di Arbate Asmera e Abbashawel, che invece si svilupparono spontaneamente per l’iniziativa della popolazione locale. 
Nella foto, il cinema Impero
(Edward Denison/UNESCO via AP)

Asmara, Eritrea

Il terzo dei nuovi siti UNESCO è formato dalla Cattedrale dell’Assunzione e dal monastero di Svijažsk, in Russia. Svijažsk è chiamata città-isola: si trova nel fiume Volga, in corrispondenza del punto in cui il Sviyaga ne diventa affluente, nel Tatarstan, una delle repubbliche della Federazione Russa. Non è una vera e propria isola, dato che una sottile striscia di terra la collega alla riva. Fu fondata nel 1551 da Ivan il Terribile e si trova lungo l’antica via della seta. La cattedrale dell’Assunzione e il monastero fanno parte di un unico complesso religioso costruito durante l’opera di cristianizzazione di questa regione della Russia; gli affreschi della cattedrale sono tra i più rari esempi di decorazioni murarie fatte dai cristiani ortodossi dell’est
(© Regional Foundation of Revival of Historical and Cultural Monuments of Republic of Tatarstan / Autore: Dmitrii Karpov)

Svijažsk, Russia

Nelle Alpi sveve – chiamate anche Giura svevo – che si trovano nel Baden-Württemberg, nel sud della Germania, ci sono sei grotte che furono abitate da alcuni dei primi esseri umani che vissero in Europa, da 43mila a 33mila anni fa. All’interno delle grotte gli archeologi hanno trovato figurine intagliate di animali (leoni delle caverne, mammut, cavalli e bovini), strumenti musicali, gioielli e pitture rupestri che mostrano figure metà animali, metà umane. 
Nella foto, la caverna di Hohle Fels di Schelklingen
(Stefan Puchner/picture-alliance/dpa/AP Images)

Caverne delle Alpi Sveve

Uno dei nuovi siti del'UNESCO è formato dalle cinta murarie dello Stato da Terra e dello Stato da Mar veneziani, tra Croazia, Italia e Montenegro. 
Non si trova in un unico luogo, ma in quindici località diverse sparse per i territori un tempo controllati dalla repubblica di Venezia: sono quelle in cui ancora si trovano le fortificazioni difensive costruite tra il Quindicesimo e il Diciassettesimo secolo dalla Serenissima. Sono distribuite tra l’attuale Lombardia e la costa adriatica, fino al Montenegro. <a href="http://whc.unesco.org/en/list/1533/multiple=1&unique_number=2162">Qui</a> c'è la lista completa. 
Nella foto, le mura e la città vecchia di Curzola, in Croazia 
(CTK via AP Images)

Sistema difensivo veneziano

A Hebron (al Khalil in arabo) si trova la Tomba dei Patriarchi, cioè il luogo in cui secondo la tradizione sono sepolti alcuni importanti personaggi della Bibbia: Abramo (chiamato Ibrahim dai palestinesi), sua moglie Sara, il loro figlio Isacco, sua moglie Rebecca, e infine il loro figlio Giacobbe con la prima moglie Lia. Per questa ragione nei secoli la città è stata una meta di pellegrinaggio per i credenti delle tre maggiori religioni monoteiste, cioè per gli ebrei, i cristiani e i musulmani. L’attuale città vecchia fu costruita tra il 1250 e il 1517, periodo in cui era controllata dai cosiddetti mamelucchi, un gruppo di cavalieri musulmani; la città fu poi ampliata in epoca ottomana, cioè nei quattro secoli successivi
(HAZEM BADER/AFP/Getty Images)

Hebron

La città di Yazd si trova in mezzo all’altopiano iraniano, 270 chilometri a sud-est di Ishafan, vicino a dove un tempo passavano la via della seta e la via delle spezie, in un’oasi tra due deserti. Tra le cose che la contraddistinguono c’è il suo sistema idraulico costruito con la tecnica dei <a href="//it.wikipedia.org/wiki/Qanat">qanat</a>, cioè serie di cunicoli verticali simili a pozzi, collegati da un canale sotterraneo in lieve pendenza, per ricavare acqua dal sottosuolo. A causa del clima secco, Yazd ha una delle più ampie reti di qanat nel mondo. Grazie alla sua posizione isolata, negli anni Yazd non ha subito distruzioni a causa delle guerre e per questo conserva molte forme di architettura tradizionale. Tra queste ci sono anche i templi dello zoroastrismo, un’antica religione persiana che esiste da prima del cristianesimo
(Tilman Billing/picture-alliance/dpa/AP Images)

Yazd, Iran

Kujataa è un’area nel sud della Groenlandia in cui si trovano ancora tracce dei cacciatori-raccoglitori che arrivarono dall’Islanda nel decimo secolo, oltre agli agricoltori di origine nordica e agli Inuit che ci vissero dalla fine del Diciottesimo secolo. Fu una delle prime zone della regione artica in cui si praticò l’agricoltura e il primo luogo in cui le popolazioni del nord dell’Europa si espansero al di fuori del loro continente di origine. 
Nella foto, Qaqortukulooq/Hvalsey nel 2014
(© Fornleifastofnun Íslands/ Autore: Garðar Guðmunds-son)

Kujataa, Danimarca

Gulangyu (o Kulangsu) è una piccola isola nell’estuario del fiume Jiulong: si trova vicino alla città di Xiamen, che è a sua volta un’isola e può essere facilmente trovata su una mappa cercando lungo la costa davanti a Taiwan. Nei primi anni del Novecento, Gulangyu divenne un centro di scambi tra europei e cinesi e la sua architettura mostra i segni del mescolamento tra la cultura locale e quella coloniale. Grazie agli scambi culturali, a Gulangyu si creò un peculiare stile architettonico, il Deco Amoy, che mette insieme lo stile modernista dell’inizio del Novecento e l’Art Deco. Un’altra caratteristica di questa città-isola è che non ci sono né automobili né biciclette. 
Nella foto una casa lungo la strada Fujian, nel 2010
(© Cultural Heritage Conservation Center of THAD / Autore: Qian Yi)

Gulangyu, Cina

Mbanza Kongo è il primo luogo dell'Angola a essere riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall’UNESCO. Fu la capitale politica e spirituale del regno del Congo, uno Stato dell'Africa occidentale esistito tra la fine del Quattordicesimo secolo e l'inizio del Ventesimo. La parte più antica della città è quella attorno alla residenza reale, dove si trova anche il tradizionale albero sacro. Quando nel quindicesimo secolo arrivarono i commercianti portoghesi, aggiunsero alcuni edifici in pietra costruiti secondo le regole europee e per questo la città mostra il mescolamento tra le due culture
(© INPC / Autore: Joost De Raeymaeker)

Mbanza Kongo, Angola

Ce n'è uno in Italia, per un pezzo almeno, e un altro dove un tempo c'era una colonia italiana: quanti ne avete visitati?

I 20 nuovi luoghi protetti dall’UNESCO

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siti unesco 2015

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Monte Burhan Haldun e i paesaggi circostanti, Mongolia: il monte si trova nel nord-est della Mongolia, dove la steppa incontra le foreste di conifere della taiga siberiana. Si pensa che in questo luogo sia nato – e sia stato sepolto – Gengis Khan. 
(via <a href="https://www.flickr.com/photos/owally/5246103086/in/photolist-j9VpRx-fAfkp2-fAuC9W-6LpjqX-3cXdvb-j9TXgn-ogcuBh-6ZP1Qt-8ZzDuY-6LEDZM-8ZwxKg-8ZzCGd-8ZwAVB-8ZwAR8-8ZzFoh-8ZzFiE-8ZwAzR-8ZzF7w-8ZzF2m-8ZwAjK-8ZzEJu-8ZzEDq-8ZwzVM-8ZzEuU-8ZzEqQ-8ZzEmN-8ZwzzZ-8Zwzug-8Zwznk-8ZzDY3-8Zwzei-8ZzDRs-8ZzDMm-8ZzDFd-8ZwyVP-8ZwyHi-8ZwyAZ-8ZwywF-8ZzD99-8Zwyp8-8ZzCZU-8ZwydZ-8ZzCNE-8ZzCAS-8ZzCw5-8ZwxE8-8ZzCg7-8ZzCcj-8ZwAdz">Tom O'Malley</a>)

I nuovi siti del patrimonio UNESCO

Christiansfeld, Danimarca: è un insediamento abitativo creato nel 1773 dalla Chiesa morava, una confessione protestante, all'interno del cristianesimo. Christiansfeld era stata concepita come una sorta di città ideale. Gli edifici ospitano ancora oggi una comunità della Chiesa morava. 
(via <a href="https://www.flickr.com/photos/martin_nikolaj/5628349201/in/photolist-9zpohU-9zpAqG-9zmMZk-9zpsU5-9zpDJU-9zmreg-9zmuH2-9zpweQ-9zpCVG-9zpBJW-9zmxNk-dFJQZ8-9zmw7e-9zmzHa-9zmnx4-9zmL8t-9zpHYS-9zmGjz-dmXs4D-dmXuXm-dmXuZW-dmXsgK-dmXuSf-dmXuUL-5rXJQR-5s348q-5s2XxS-5s2SSb-5s2UpL-5rXAqa-5s4BoK-5s36SN-5rXDvt-5s31uQ-g1TUXg-g1TKTy-g1Ui9t-g1U3nN-g1TU2Z-g1TXb4-cYuZob-nkn981-nknfgT-bCp4og-bpu8pb">Martin Nikolaj Christensen</a>)

Fortezza di Diyarbakir e i giardini di Hevsel, Turchia. Il sito si trova nella Mezzaluna Fertile: comprende la città fortificata di Diyarbakir, circondata da quasi 6 chilometri di mura, e i giardini, che si trovano tra la città e il fiume Tigri. 
(via <a href="https://www.flickr.com/photos/davidstanleytravel/6526105001/in/photolist-aWFZDK-aWFZw8-9u5dFQ-amF6hb-aWFZzM-aWFZr2-9hfef9-9hfeff-dxtbTi-9hfr1m-9hfx35-9hfutN-dxtgDg-dxteED-dxtfFF-dxtnt2-dxtjN6-dxyFgu-dxtaPM-dxtmPP-dxyPkq-dxyMf7-dxyN69-dxyDJ3-dxtcZX-dxtobc-dxyDZL-dxteuR-dxtnz4-dxtedP-dxyGmj-dxyFW9-dxyL5G-dxyFAE-dxyPX3-dxyCdA-dxth3P-dxyNaw-dxtcyT-dxtkfr-dxtmoZ-dxtgJ8-dxyPA3-dxyNFE-dxyQ5J-dxtnaH-dxyFKA-dxto2i-dxyKQ1-dxtoxa">David Stanley</a>)

Parco nazionale di Phong Nha-Ke Bang, Vietnam: 85mila ettari del parco fanno parte dei siti Unesco dal 2003, dal 2015 gli ettari del parco protetti dall'Unesco diventano invece 126mila. L'estensione è stata fatta per proteggere ancor meglio la biodiversità e l'intero ecosistema del parco. 
(via <a href="https://www.flickr.com/photos/mrandmrsbackpacker/9261466630/in/photolist-f7prn9-f7aeeH-f7aeKV-f7pv5C-f7psHY-f7prKj-4yh8xw-4yfxds-4ybtHX-4yfJRQ-4yfLad-4ybkrk-4ybC8Z-4ybz7P-4yfFgu-4yfJjC-4ybzU6-4yfCuG-4ybzp4-4yfKn1-4yfC4f-4yfxFh-4ycTVK-4ybst6-4yh5ib-4yfRfd-4ybxyv-4ybxn2-4yfQeU-4ycNKg-4yfRuQ-4ycP28-4yh49J-4yfEwW-4ybsVV-4yfKTu-4yboUk-4yh36s-4yfH3Q-4yfEiN-4ybAeK-4yfHP9-4yfA17-4yh521-4yfLr9-4yfBPh-4ycNtz-4yfDQo-4yfxry-4yfxZS">Mr &amp; Mrs Backpacker</a>)

Efeso, Turchia: il sito si trova in quello che un tempo era l'estuario del fiume Kestros. Comprende insediamenti ellenici e romani. A Efeso fu costruito il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico, di cui oggi rimane ben poco. 
(AP Photo/File)

Complessi industriali di Rjukan e Notodden, Norvegia: il sito, spiega l'UNESCO, "mostra un'eccezionale combinazione di luoghi industriali e paesaggi naturali" e testimonia un efficace esempio di un'industrializzazione attenta all'ambiente. 
(AP Photo/Tore Meek, NTB Scanpix)

Cammino di Santiago di Compostela: Camino Francés ed itinerari nel nord della Spagna. Il Cammino di Santiago è patrimonio Unesco dal 1993, dal 2015 l'area tutelata è stata estesa: comprende oggi quasi 1.500 chilometri di strade e sentieri, oltre che numerosi luoghi di grande importanza storica, religiosa e artistica.
Nella foto: pellegrini in cammino da Najera a Santo Domingo de la Calzada, nella regione della Rioja 
(Xurxo Lobato/Getty images )

Zona naturalistica di North Zealand, Danimarca: l'area si trova a circa 30 chilometri da Copenhagen, ed era spesso usata dai regnanti danesi e dalle loro corti come sede delle loro battute di caccia. 
(via <a href="https://www.flickr.com/photos/newsoresund/9696337717/in/photolist-ogh1U3-obmdDb-nYnVUM-osQWiX-nYRFog-ogh1BQ-nWpu58-nZrpqh-of32zH-nVLtxj-nWptLH-oi7o6X-nYRnmL-odTLNT-4aFmHm-fL18wX-fKY7BF-fMAheT-fLPZ5P-fLPNmz-acz35C-iEuCYd-fLQgov-98jsCp-oFmcQZ-6vncba-apiair-8X4B7G-64TUca-pCaWsc">News Oresund</a>)

Siti della rivoluzione industriale Meiji: il sito testimonia la rapida industrializzazione avvenuta in Giappone tra il 19esimo e il 20esimo secolo. 
Nella foto: l'Isola di Hashima, prefettura di Nagasaki, Giappone 
(AP Photo/Eugene Hoshiko)

Susa, Iran: il sito UNESCO comprende diverse aree di grande rilevanza archeologica, che risalgono fino al quinto secolo a.C. 
(AP Photo/Vahid Salemi)

Quali sono i posti entrati quest'anno nella lista dei patrimoni dell'umanità: molti sono in Medio Oriente e Nord Europa, uno è in Italia

I 27 nuovi luoghi protetti dall’UNESCO

Una notizia al giorno e le storie che le stanno attorno, ogni pomeriggio. Di Matteo Caccia

Orazio

Ep 185 – Non ero sicura di sapere chi fossi

E quindi proviamo a capire come funziona. Ogni venerdì, con Emanuele Menietti e Beatrice Mautino.

Ci vuole una scienza

Un piano più o meno diabolico per oscurare il Sole

Ogni mattina dal lunedì al venerdì, alle 8 circa.

Morning

Ep. 1100 – Un semestre di due mesi e le altre storie di oggi

Un posto dove parlare del mondo, con i libri. Timbuctu è un podcast di Marino Sinibaldi.

Timbuctu

Ep. 393 – L’immaginazione senza potere

Il podcast quotidiano di Matteo Bordone. Tutto quello che non sapevi di voler sapere.

Tienimi Bordone

Per fortuna il Cybertruck non piace a nessuno, e nemmeno i diamanti di Bond

Dicono che è bello, al cinema

Aldo, Giovanni e Giacomo, e l’aldilà romanticone di Eternity

Il nuovo podcast di Francesco Costa per capire meglio le notizie, e poi farsi un’idea propria, ogni giovedì.

Wilson

Come si fa un asilo nido

Un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.

Globo

Basta una frase per fare arrabbiare la Cina, con Guido Alberto Casanova

Si sa dove si parte ma non dove si arriva: nel mezzo, un sacco di cose

Un vocale lungo

L’esecuzione di Babbo Natale

Cosa è successo dopo alcuni dei più noti casi di cronaca nera italiana. Una storia ogni mese, il primo del mese. Di Stefano Nazzi.

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