“Un processo non è una festa, né un circo”
Beppe Severgnini sulla necessità di darci una calmata e comportarci con dignità, tutti

Beppe Severgnini sulla necessità di darci una calmata e comportarci con dignità, tutti

Dei suoi anni migliori, almeno una ventina, tra pezzi rock e ballatone


«Le battaglie più dure si combattono sulla nasalizzazione esagerata di alcuni suoni e inevitabilmente sul suono della u, che per i giapponesi è molto lontano dal nostro. Nel kabuki, nelle canzoni tradizionali e nella musica pop è tutto un risuonare di suoni nasali simili alla n, e le u sono tutte strette, come ingolate. Una tipica situazione pericolosa è l’aria Tu che le vanità nell’atto finale del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, che quest'anno aprirà la stagione della Scala di Milano, perché dopo tre minuti di preludio orchestrale il soprano deve cantare su quella u così delicata»

Quella tavola nera, liscia, lunga, protesa verso lo spazio infinito, era stata una ossessione [Continua]
