Cosa sta succedendo con le guardie mediche in Lombardia
A Milano e Bergamo i medici protestano per i tagli, che secondo i sindacati sono un segnale della riduzione del servizio in tutta la regione

A Milano e Bergamo i medici protestano per i tagli, che secondo i sindacati sono un segnale della riduzione del servizio in tutta la regione

Il presidente del Molise ha detto di essersi accordato con l'ambasciatrice per replicare il modello della Calabria, e ancora non basterà

Riguardano soprattutto i contatti stretti dei positivi: dovrebbero essere le Asl a rilasciare il certificato utile ad attivare la tutela Inps, ma non tutto funziona come dovrebbe

Cosa dicono le indagini sul medico e l'infermiera accusati di avere causato volontariamente la morte di almeno cinque persone

Circola da sabato a proposito di una dottoressa violentata mentre era di turno, ma la versione che ne avete letto probabilmente è falsa

Rimangono un palliativo per la malmessa sanità calabrese, ma comunque la notizia è stata accolta bene da chi ci lavora

La classifica degli ospedali italiani dice che è normale aspettare più di 8 ore, e che due ospedali romani sono quelli messi peggio

I progetti avviati stanno trasformando alcuni borghi, anche se ci sono dubbi sul futuro delle comunità coinvolte


La metà degli accessi riguarda codici verdi e bianchi, casi che dovrebbero essere curati da medici di famiglia e guardie mediche

Moltissimi andranno in pensione nei prossimi anni e le soluzioni per risolvere il problema, peggiorato con la pandemia, non sembrano essere efficaci

Ci siamo fatti raccontare il lavoro delle USCA, le nuove squadre di giovani medici che visitano i malati di COVID-19 che non sono ricoverati in ospedale

Entro il 2023 circa 21.700 di loro andranno in pensione, e con il tortuoso sistema attuale di graduatorie e corsi si farà fatica a rimpiazzarli

«A Milano ci sono circa 4.200 strade, divise tra vie, viali, corsi, piazze, piazzali, larghi, vicoli, bastioni, ma anche una strada, un carrobbio, due alzaie e una ripa. In tutta questa vastità odonomastica spiccano, per la loro solitudine, le strade intitolate alle donne, che sono solo 141; scartando però quelle dedicate alla Madonna, alle sante e alle martiri e quelle dedicate a regine e principesse, ne restano 85 su 4.250, meno del 2 per cento. Da un anno c'è anche la Passeggiata Ersilia Bronzini, che è stata una delle più grandi femministe italiane: un giardinetto spartitraffico nel bel mezzo del viale dedicato al marito»
