
Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).
Muori
Lunedì sera, mentre Matteo Renzi affrontava nella Direzione Nazionale del PD il tema del giustizialismo di sinistra [Continua]

Tutto può essere
C’è una bella intervista al capo di Stato Maggiore della Marina militare, Giuseppe De Giorgi, sul Corriere della Sera [Continua]

Ci dobbiamo vergognare
Scrivo per consigliarvi un libro. Esce a ottobre per Codice Edizioni, se preferite aspettarlo in italiano: per ora c’è la versione originale [Continua]

The pitchers in the rye
La scuola Holden di Torino sta facendo in questi giorni una cosa straordinaria [Continua]

Il quadro complessivo
I risultati delle elezioni regionali a guardarli uno per uno sono stati, due punti [Continua]

Tra impresentabili e indispensabili
Per quanto un dibattito che viene offerto da settimane nella forma “si possono presentare gli impresentabili?” suoni piuttosto sciocco e privo di senso [Continua]

Cioccolatai
Anche questo è un nuovo e attualissimo esempio di una categoria nota di Notizie che non lo erano: “sondaggi o ricerche patacca spacciati ai giornali che non vedono l’ora di pubblicarli” [Continua]

Ma fai migliaia
Un terreno specifico su cui si applicano con meccanismi ormai quotidiani il sensazionalismo e l’esagerazione di alcuni giornali italiani è quello del “numero dei morti” [Continua]

Chi mette i terroristi dell’ISIS sui barconi
Sono in tre, ognuno coi suoi interessi, e ognuno dà una mano agli altri [Continua]

Altre tre cose sulla scuola
Ancora per cercare di mettere ordine nella discussione, cito tre cose che mi sembrano sensate tra quelle che mi hanno detto alcuni insegnanti [Continua]

Uscendo da scuola
La scuola è un mezzo, serve a migliorare le persone e il mondo, in ultima analisi: non a se stessa. Di questo dovremmo parlare [Continua]

Notizie che lo erano, pagate
Il “native advertising” è passato un po’ di moda nei dibattiti sul futuro del giornalismo ma è un tema sempre attuale, e non solo per gli addetti ai lavori. [Continua]

Litighiamo
C’è in giro un’aggressività un po’ preoccupante: non solo per i suoi risultati diretti ma anche perché spinge a stare alla larga, farsi da parte, evitare di mettersi nei guai [Continua]

Popolo del web, nel 2015
Ancora nel 2015 c'è in prima pagina sul Corriere della Sera un articolo che ritiene di attribuire "all'ordalia della Rete", al "popolo del web" le stupide iniziative di alcuni [Continua]

La zattera
Due giorni fa un amico mi ha confessato la sua crescente insensibilità alle notizie di stragi e catastrofi che riceve ogni giorno. [Continua]

“Voi andate e venite”
Ogni occasione è buona per citare "Il Migliore", il film con Robert Redford tratto da un romanzo di Bernard Malamud che parla di baseball e – come tutte le storie di baseball – di molto altro. [Continua]

L’Italia intorno
Mi chiedo se non ci siano un’ingenuità e un riflesso condizionato nelle reazioni contro quello che un agente di polizia ha scritto a proposito dell’azione nella scuola Diaz di Genova ai tempi del G8. [Continua]

Giorni dispari
Il giorno degli omicidi al tribunale di Milano mi ha chiamato una radio per sapere se potevo intervenire brevemente in un loro programma [Continua]

Mondi paralleli
Non è rilevante un ennesimo caso di notizia che non lo era sulle prime pagine dei quotidiani italiani: una più, una meno, ormai sappiamo che non sono eccezioni. [Continua]

A nome dei magistrati
Le parole un po’ dissennate circolate nella concitazione delle ore dopo gli omicidi al tribunale di Milano sembravano un po’ rientrate, moderate e corrette, il giorno dopo. [Continua]
