Molti paesi ormai hanno tolto o ridimensionato le allerte tsunami che avevano diramato qualche ora fa. È un segnale del fatto che le agenzie competenti non si aspettano più grosse onde e i rischi stanno diminuendo.
• Mercoledì sera (pomeriggio in Italia) il Giappone ha modificato l’indicazione per tutta la costa pacifica da “allerta” tsunami ad “avviso”: significa che gli tsunami continueranno e potrebbero causare correnti e onde alte fino a un metro, ma non allagamenti diffusi. Il Giappone era uno dei paesi considerati più a rischio: le allerte diffuse mercoledì pomeriggio (mattina in Italia) riguardavano quasi due milioni di persone, e il governo aveva chiesto a tutti gli abitanti della costa est di cercare riparo in zone elevate e allontanarsi dal mare. Ci sono state alcune onde anomale, ma tutto sommato contenute.
• Qualche ora fa anche le Hawaii hanno ridotto il livello di allarme da “allerta tsunami”, codice rosso, ad “avviso tsunami”, codice arancione. Anche lì c’era grande apprensione, e varie zone erano state evacuate. Il direttore dello Pacific Tsunami Warning Center ha detto però che il peggio dovrebbe essere passato.
• La Russia ha tolto le allerte tsunami nella città portuale di Severo-Kurilsk e nella regione della Kamchatka, ossia le zone dove nella notte (mattina in Italia) c’era stato un fortissimo terremoto di magnitudo 8.8. Alcuni palazzi sono stati danneggiati e ci sono stati allagamenti, ma la Russia ha detto che l’entità dei danni è contenuta.

Gli abitanti se ne vanno dall’isola di Oahu, alle Hawaii (AP photo/Michelle Bir)
Ci sono alcune zone dove l’allerta rimane e ci si aspettano onde alte:
• La Polinesia francese, un territorio d’oltremare francese in mezzo all’oceano Pacifico meridionale. Secondo il governo locale alcune isole potrebbero essere raggiunte da onde alte fino a quattro metri.
• In California ci sono degli avvisi tsunami per varie zone costiere del nord, e l’allerta al confine con l’Oregon. Intorno alla cittadina di Crescent City ci sono state onde alte circa un metro, e tutte le spiagge e i moli sono stati chiusi.
• Il Cile ha dichiarato il livello rosso di allerta, il più alto, per quasi tutta la zona costiera. In Perù sono attese onde di oltre due metri.

Un uomo cammina lungo Ocean Beach, San Francisco, California, 30 luglio (REUTERS/Carlos Barria)