Cari ragazzi, studiate!

Ilvo Diamanti lo dice con ironia e amarezza, mai io vorrei dire: Ragazzi, studiate!

Ragazzi, studiate. Perché se siamo in questa situazione è anche perché ci siamo lasciati condurre da chi disprezza lo studio onesto e irride l’impegno comune.

Studiate, perché la realtà è un’idea che si negozia. Non è un peccato che si sconta. E quando la negoziamo, tutti i giorni e per una vita, è meglio non farlo a mani vuote.

Ragazzi, studiate. Perché oggi, nel nostro paese, è un rischio. Ed è meglio un esercito di uomini e donne che sanno rischiare e sanno per cosa, che una moltitudine di persone che hanno paura di uscire dai confini della famiglia e del familismo.

Studiate. Perché ho bisogno che qualcuno mi spieghi un sacco di cose. E come me tanti altri.

Ragazzi, studiate. Perché le corporazioni, i privilegi, le scorciatoie, possono sicuramente salvare qualcuno, per un po’, ma oggi, qui, faranno affondare tutti.

Studiate, perché anche i professori che vi insegnano sono una corporazione, né più né meno che le altre. E non saranno loro a cambiare il paese. Ed è ora di smetterla, no?

Studiate, perché la prima volta che ho letto Machiavelli sono stato felice perché ho capito una cosa e per sempre, ma secondo me anche meccanica quantistica non dev’essere male.

Ragazzi, studiate. Perché potreste anche essere figli di qualcuno, ma pensate anche ai vostri, di figli.

Studiate, perché se si vuole riformare il paese un po’ di impegno ci vuole.

Confrontatevi con ciascuno, prendete lezione da tutti, specialmente da chi lavora con impegno onesto e da chi si sforza di capire, anche se non ha studiato, perché lo studio è questo, è impegno onesto e voglia di capire.

Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. E questo, oggi, non solo serve, ma salva.

E secondo me (eccessi retorici a parte) i ragazzi lo sanno meglio di tutti.

Gianluca Briguglia

Gianluca Briguglia è professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Venezia Ca' Foscari. È stato direttore della Facoltà di Filosofia dell'Università di Strasburgo, dove ha insegnato Filosofia medievale e ha fatto ricerca e ha insegnato all'Università e all'Accademia delle Scienze di Vienna, all'EHESS di Parigi, alla LMU di Monaco. Il suo ultimo libro: Il pensiero politico medievale.