Il fumettista Zerocalcare ha fatto il terzo (e ultimo) breve video animato sulla sua vita a Rebibbia, il quartiere di Roma dove vive, durante le restrizioni per il coronavirus. È stato trasmesso ieri sera da Propaganda Live, su La7. Questa volta parla di come è difficile comprare due zucchine, di attività essenziali e di come saremo, e cosa diremo a noi stessi quando finirà tutto questo.
I primi due video si possono guardare qui e qui.
La Presidenza della Repubblica ha diffuso una nuova dichiarazione in video del presidente Mattarella sulla crisi legata alla diffusione del coronavirus, dopo quella dello scorso 5 marzo. Mattarella ha espresso la sua solidarietà e il suo sostegno a tutte le vittime e a tutti gli italiani coinvolti nella situazione emergenziale, ha raccontato e sostenuto i provvedimenti del governo, e ha auspicato interventi coordinati e unità sia in Italia che nell’Unione Europea.
Sul canale del Quirinale di YouTube – per errore – del video è stata diffusa una versione non tagliata della registrazione in cui molti spettatori hanno potuto seguire le fasi iniziali e le ripetizioni del discorso, con interruzioni di grande simpatia da parte di Mattarella.
Per un errore di trasmissione l’ufficio stampa del #Quirinale ha inviato ai media un file sbagliato contenente alcuni fuori onda del Presidente Mattarella. Ce ne scusiamo con gli operatori dei media e i telespettatori
— Quirinale (@Quirinale) March 27, 2020
Un’ultima considerazione: mentre provvediamo ad applicare, con tempestività ed efficacia, gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emergenza: alle iniziative e alle modalità per rilanciare, gradualmente, la nostra vita sociale e la nostra economia. Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé. Le prospettive del futuro sono – ancora una volta – alla nostra portata. Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici. Vi riusciremo certamente – insieme – anche questa volta
Il comune di Bergamo sta mettendo a disposizione i dati del suo ufficio anagrafe relativi all’epidemia di COVID-19 per mostrare con esattezza la situazione nel suo territorio, molto più grave rispetto a quella descritta dai dati ufficiali visto che a tante persone con sintomi acuti del COVID-19 non vengono fatti i tamponi. Secondo l’ultimo aggiornamento datato 26 marzo, i decessi totali mensili nel territorio comunale sono arrivati a 811, un dato quasi quattro volte più alto della media registrata nei precedenti nove anni.
La città di Bergamo sta invitando tutti i comuni, a partire da quelli della provincia bergamasca, a mettere a disposizione i loro dati per ricostruire meglio la situazione e consentire alla sanità regionale di adeguarsi.