Il Po a Piacenza, prima e dopo la siccità

Il Po a Piacenza, prima e dopo la siccità

L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha realizzato una gif che mostra il fiume Po nei pressi di Piacenza visto dai satelliti Copernicus Sentinel-2: le tre fotografie che compongono l’animazione sono state scattate rispettivamente nel giugno del 2020, del 2021 e del 2022. Viste in successione rendono evidenti gli effetti della carenza di piogge degli ultimi due anni e della conseguente siccità. Normalmente a giugno, vicino a Piacenza, il Po appare con un largo nastro d’acqua fangosa, mentre in questi giorni si vedono numerosi banchi di sabbia lungo il suo corso.

(Immagini realizzate da Copernicus Sentinel tra il 2020 e il 2022, in una rielaborazione dell’ESA)

L’ultimo bollettino dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale del Po (AdBPo), pubblicato il 20 giugno, parla di una «crisi idrica epocale»: in tutti i punti del fiume in cui si registra la portata sono stati misurati valori pari o inferiori ai minimi storici, legati a temperature generalmente superiori alle medie del periodo e a precipitazioni inferiori. Non si prevedono miglioramenti a breve termine, dato che non sono previste grandi precipitazioni, né significative diminuzioni delle temperature.

C’è un sito in cui si possono ascoltare centinaia di rumori della natura da tutto il mondo

C'è un sito in cui si possono ascoltare centinaia di rumori della natura da tutto il mondo

Da qualche mese ha aperto Earth.fm, un sito che ospita un archivio di centinaia di suoni registrati in alcuni contesti naturali notevoli, dai rumori degli insetti notturni della foresta amazzonica peruviana a quello delle onde nel golfo della Thailandia, passando per i versi dei fenicotteri nella regione francese della Camargue. L’archivio di Earth.fm viene aggiornato da moltissimi collaboratori, fra cui diversi tecnici del suono, ed è gratuito.

Al G7 c’è stato un momento collettivo di battute su Putin

Al G7 c'è stato un momento collettivo di battute su Putin

Domenica, durante il primo giorno del G7 in corso in Germania, i leader di Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada e Giappone si sono fatti fotografare dai giornalisti prima dell’inizio della sessione pomeridiana di incontri. L’atmosfera sembrava piuttosto rilassata: c’è stato anche un momento collettivo di battute su Vladimir Putin, il presidente russo responsabile dell’invasione dell’Ucraina, cioè il tema principale di questa riunione del G7.

Tutte le battute ruotavano intorno all’immagine da duro che Putin cerca di proiettare da anni, alimentata da foto e video che in Occidente sono anche diventati dei meme. «La giacca la teniamo oppure ce la togliamo?», ha chiesto il primo ministro Boris Johnson, che ha aggiunto: «dobbiamo dimostrare che siamo più tosti di Putin». «Ci faremo fotografare a petto nudo a cavallo», è intervenuto il primo ministro canadese Justin Trudeau, facendo riferimento a una famosa serie di foto scattate a Putin nel 2009. «Andare a cavallo è fantastico», ha detto scherzando la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Facciamo vedere i nostri pettorali!», ha aggiunto Johnson. Poco dopo i fotografi sono stati fatti uscire dalla stanza.

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