Il messaggio e l’esibizione di Billie Eilish a sostegno di Joe Biden

Il messaggio e l'esibizione di Billie Eilish a sostegno di Joe Biden

Mercoledì, durante la terza serata della convention del Partito Democratico statunitense, la cantante Billie Eilish ha suonato per la prima volta in pubblico “My future”, la sua ultima canzone. Prima della performance, Eilish – che ha 18 anni ed è una delle artiste più amate dagli adolescenti, ma non solo – ha fatto un breve discorso in cui ha invitato gli spettatori a votare per Biden. Tra le altre cose, ha detto che «Donald Trump sta distruggendo il nostro paese» e che «il silenzio non è un’opzione e non possiamo farci da parte: dobbiamo votare come se le nostre vite e il mondo intero dipendessero dal nostro voto, perché è così».

Eilish ha anche fatto riferimento al dovere dei leader di prendere atto di problemi come il cambiamento climatico e la pandemia da coronavirus, anziché negarli. Eilish è da tempo impegnata nella lotta al cambiamento climatico, a cui ha fatto anche riferimento nelle sue canzoni e nei suoi video. “My future” è uscita due settimane fa e Eilish ha detto di aver scritto testo e musica durante il lockdown per il coronavirus. Il nuovo singolo è già stato ascoltato più di 50 milioni di volte su Spotify.

A Wuhan hanno fatto un concerto in piscina con migliaia di persone

A Wuhan hanno fatto un concerto in piscina con migliaia di persone

Nei giorni scorsi nel parco acquatico Maya Beach della città cinese di Wuhan si è svolto un festival musicale a cui hanno partecipato migliaia di persone, senza rispettare le norme che impongono il distanziamento fisico e l’uso di mascherine. Wuhan è la città della provincia cinese di Hubei da cui si sospetta sia iniziata la pandemia, e la prima ad aver imposto il lockdown ai propri abitanti lo scorso gennaio. Per questo le foto e i video della serata del 15 agosto sono diventate virali e hanno sollevato diverse critiche nel resto del mondo, dove la diffusione del virus continua a essere un problema e gli assembramenti vietati.

A Wuhan le restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus sono state allentate a partire da aprile, e da metà maggio non sono più stati registrati contagi all’interno della città e della provincia. In molti paesi asiatici in cui la situazione sanitaria è sotto controllo, le regole per quanto riguarda eventi, concerti e luoghi di intrattenimento sono meno rigide di quelle imposte dalla maggior parte degli altri paesi del mondo, in cui invece gli assembramenti sono ancora vietati o molto limitati. In Italia giusto ieri il governo ha deciso di imporre nuovamente la chiusura delle discoteche per fronteggiare l’aumento del numero di casi positivi al coronavirus.

A Tokyo ci sono dei bagni pubblici con le pareti trasparenti

A Tokyo ci sono dei bagni pubblici con le pareti trasparenti

Recentemente in alcuni parchi del quartiere di Shibuya, a Tokyo, sono stati installati diversi bagni pubblici con le pareti trasparenti, che diventano opache solo quando i bagni sono occupati. Le nuove strutture fanno parte del progetto “Tokyo toilet” della fondazione Nippon, un’organizzazione no-profit e non governativa, e hanno l’obiettivo di aumentare la fiducia nei bagni pubblici e il loro utilizzo.

I bagni pubblici giapponesi spesso rimangono impressi nella memoria di chi visita il paese, non solo perché tendenzialmente molto puliti, ma anche perché presentano funzionalità tecnologiche che non si trovano quasi mai all’estero, come un pulsante che fa partire una musica di sottofondo per coprire i rumori, o un altro che attiva un getto d’acqua con la stessa funzione del bidè.

Nonostante questo i bagni pubblici giapponesi, soprattutto quelli dei parchi, hanno una brutta reputazione nel paese: la fondazione Nippon ha rilevato che molte persone li considerano erroneamente posti «bui, sporchi, puzzolenti e spaventosi», anche perché si teme che qualcuno potrebbe essere nascosto dentro il bagno con lo scopo di aggredire chi vi entri.

La struttura è stata ideata dal gruppo creativo della fondazione, che comprende l’architetto giapponese Shigeru Ban, che nel 2014 ha vinto il rinomato premio Pritzker per l’architettura. La fondazione progetta di installare i nuovi bagni pubblici in 17 posti nel quartiere di Shibuya entro la prossima primavera.

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