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  • Mercoledì 26 febbraio 2025

Le foto della “megalografia” del corteo di Dioniso scoperta a Pompei

(Ansa/Cesare Abbate)
(Ansa/Cesare Abbate)

Mercoledì il Parco Archeologico di Pompei e il ministero della Cultura hanno diffuso alcune fotografie del più recente ritrovamento avvenuto nell’antica città romana, sepolta nel 79 d.C. da un’eruzione del Vesuvio: un salone per banchetti risalente al primo secolo avanti Cristo e decorato con una “megalografia” – un grosso affresco con figure a grandezza quasi naturale – che rappresenta il corteo a cui prendono parte i seguaci di Dioniso, il dio greco del vino: cacciatrici, danzatrici e giovani satiri, creature mitologiche con il busto umano e le gambe da capra.

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La megalografia attraversa tre pareti della stanza (l’ultima si affaccia su un giardino) e si trova nella Regio IX, insula 10, una zona centrale del parco in cui dal 2023 sono in corso lavori per mettere in sicurezza un’area ancora inesplorata dell’antica città.

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Gli archeologi hanno chiamato la sala “Casa del Tiaso”, dal nome con cui nell’Antica Grecia veniva definito il corteo dei devoti di Dioniso. È stata anche ribattezzata “Nuova Villa dei Misteri”, dal nome di uno degli edifici più famosi e visitati del parco archeologico, in cui nel 1909 era stata scoperta un’altra megalografia.

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La “Casa del Tiaso” sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle ore 11, in gruppi composti al massimo da 15 persone. Mercoledì sera il divulgatore Alberto Angela dedicherà alla scoperta la puntata settimanale del suo programma Ulisse, il piacere della scoperta, in onda su Rai 1.