La prima apparizione in pubblico del rapper Meek Mill dopo la scarcerazione

La prima apparizione in pubblico del rapper Meek Mill dopo la scarcerazione

Il rapper Meek Mill, nome d’arte di Robert Rihmeek Williams, è stato coinvolto in uno dei casi giudiziari statunitensi più controversi degli ultimi tempi. Lo scorso novembre fu condannato dai due ai quattro anni di reclusione per aver violato la libertà vigilata di una condanna risalente al 2008, quando fu giudicato colpevole di spaccio di droga e detenzione illegale di armi. Secondo la giudice del processo, Meek violò la libertà vigilata ad agosto uscendo di notte in moto con alcuni amici e venendo poi coinvolto in una rissa, da cui però fu scagionato dalle riprese delle telecamere di sicurezza. Il processo di novembre fu caratterizzato inoltre da una serie di anomalie: un ufficiale di polizia coinvolto nella vicenda fu accusato nel frattempo di vari casi di corruzione e la giudice del processo gli fece strane richieste in privato.

Alcuni importanti artisti americani, tra cui Jay-Z e Drake, hanno sostenuto la sua causa e martedì la Corte suprema della Pennsylvania ha disposto il suo immediato rilascio su cauzione. All’uscita dal carcere, Meek Mil, da sempre tifoso dei Philadelphia 76ers, è stato prelevato da un elicottero del proprietario della squadra, Michael Rubin, e portato al Wells Fargo Center per gara-5 dei playoff NBA contro i Miami Heat. Una volta arrivato, è stato accolto dal pubblico e dai giocatori dei Sixers e ha suonato la “campana della libertà”, una riproduzione del simbolo più famoso della città, prima dell’inizio della partita.

I Sixers hanno poi ottenuto la loro quarta vittoria, avanzando così alle semifinali di Conference per la prima volta dopo sei anni: la loro avversaria verrà fuori dalla sfida tra Boston Celtics e Milwaukee Bucks, ora ferma sul 3-2.

Trump e Macron non hanno ancora imparato come stringersi la mano

Trump e Macron non hanno ancora imparato come stringersi la mano

Le strane strette di mano di Donald Trump sono famose dai tempi di quella con Shinzo Abe e quella che si diede quasi un anno fa con il neo eletto presidente francese Emmanuel Macron diventò un caso di studio di relazioni internazionali. Da allora le cose non sono migliorate: Trump continua a dare strette di mano molto strani e impacciate, Macron non vuole mai mollare il colpo (Trump dice che a lui piace così). La stretta di mano che si sono dati ieri prima della conferenza stampa alla Casa Bianca in occasione del viaggio di Macron negli Stati Uniti è un altro pezzo da museo: si inizia con una normale stretta di mano, poi si passa alla stretta di mano “dal basso”, poi si inserisce un abbraccio e un bacino, ma non prima che Trump abbia condito tutto con delle pacche sulla mano che stava stringendo (?).

Il trailer di “Si muore tutti democristiani”, il film del Terzo Segreto di Satira

Il trailer di "Si muore tutti democristiani", il film del Terzo Segreto di Satira

Il gruppo di comici Il Terzo Segreto di Satira ha diffuso il trailer del suo primo film, Si muore tutti democristiani, che uscirà nei cinema il 10 maggio. I protagonisti del film sono tre amici idealisti che gestiscono una piccola casa di produzione cinematografica e vorrebbero realizzare documentari a tema sociale; a un certo punto gli viene proposto un progetto con cui potrebbero guadagnare molto, ma solo se andranno contro i propri principi.

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