Le rare foto aeree che mostrano la devastazione causata dai bombardamenti israeliani a Gaza

Il Washington Post ha pubblicato delle rare foto aeree scattate nel nord della Striscia di Gaza, che mostrano chiaramente la devastazione causata da quasi due anni di continui attacchi e bombardamenti israeliani: la gran parte degli edifici è stata danneggiata, se non totalmente distrutta, e in molte aree rimangono solo spazi vuoti o macerie.
Le foto sono state scattate dalla fotografa Heidi Levine lo scorso 30 luglio, mentre era a bordo di un aereo dell’aviazione giordana che stava paracadutando cibo e altri beni essenziali sulla Striscia. Questi voli avvengono con l’autorizzazione e sotto il controllo di Israele, che generalmente vieta di fare foto e video della Striscia ai giornalisti a bordo e minaccia altrimenti di bloccare queste operazioni (è successo per esempio ad ABC, a BBC e a Sky News). Levine non ha ricevuto in modo esplicito la stessa indicazione, e quindi ha scattato le foto. Su un successivo volo del 2 agosto lo staff giordano ha ordinato a Levine di non filmare la Striscia ma solo il lancio degli aiuti.
La maggior parte delle foto è stata scattata dai finestrini dell’aereo mentre questo sorvolava l’area intorno alla città di Gaza. Tra le altre cose si vedono almeno sette scuole rase al suolo dai bombardamenti israeliani: in quelli che erano i cortili ora ci sono delle tende dove vivono i palestinesi che sono stati costretti a lasciare le proprie case per sfuggire agli attacchi israeliani. Al posto di una moschea e della sede del ministero dell’Economia ci sono solo macerie.
L’aereo su cui si trovava Levine ha paracadutato oltre 16 tonnellate di cibo sulla Striscia: in questi giorni vari paesi stanno facendo operazioni simili, che per quanto utili sono largamente insufficienti a soddisfare le esigenze minime della popolazione palestinese. Israele controlla tutti i confini della Striscia, limita enormemente l’ingresso di beni essenziali e ne controlla la distribuzione con un sistema che crea le condizioni per continue stragi di persone palestinesi.


