La serie di Netflix sul Boca Juniors, per prepararsi alla finale di Copa Libertadores

La serie di Netflix sul Boca Juniors, per prepararsi alla finale di Copa Libertadores

Boca Juniors Confidencial è una recente serie televisiva prodotta da Netflix sulla storica squadra di calcio argentina di Buenos Aires, di cui in questi giorni si sta parlando per l’attesissima doppia finale di Copa Libertadores — la Champions League sudamericana — che giocherà questo mese contro i rivali concittadini del River Plate. Boca Juniors Confidencial è uscita due mesi fa in Italia: in quattro episodi segue la stagione 2017/18 della squadra, iniziata con qualche difficoltà ma conclusa con la vittoria del campionato argentino. Per l’occasione la dirigenza del Boca ha permesso agli operatori l’accesso pressoché totale agli ambienti della squadra, dalla preparazione estiva agli spogliatoi della Bombonera di Buenos Aires nei giorni delle partite, un po’ come nei due precedenti documentari sportivi più noti: quelli di Amazon Prime Video sul Manchester City e sulla nazionale neozelandese di rugby.

Dagli episodi di Boca Juniors Confidencial — narrati da Juan Pablo Varsky, uno dei giornalisti sportivi più popolari e apprezzati in Argentina — si può comprendere sia il motivo per cui il Boca si sia guadagnato un posto tra le leggende del calcio mondiale, pur restando sempre orgogliosamente confinato nel suo barrio di Buenos Aires, dove venne fondato 113 anni fa da immigrati genovesi, sia l’importanza del Superclasico argentino.

Di Maio pensa che il presidente cinese si chiami Ping?

Di Maio pensa che il presidente cinese si chiami Ping?

Durante un importante discorso a Shanghai, in Cina, al China International Import Expo (Ciie), il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha sbagliato completamente il nome del presidente cinese, chiamandolo «Ping». Di Maio, che è noto per fare molti errori grammaticali e ortografici anche quando usa l’italiano, si trova in Cina per una visita ufficiale. Per la cronaca, il presidente cinese si chiama Xi Jinping, e si pronuncia ssì jinpìn (senza dire xi e senza pronunciare la g finale).

L’errore era presente anche nella trascrizione del discorso pubblicata da Di Maio nella sua pagina su Facebook; poi è stato corretto.

C’è una nuova buffa statua di un calciatore famoso

C'è una nuova buffa statua di un calciatore famoso

Se in questi giorni vedete online la foto di una buffa statuetta, sarà con ogni probabilità quella del calciatore egiziano Mohamed Salah. La foto è stata scattata domenica al World Youth Forum di Sharm el-Sheikh e sembra la degna prosecuzione artistica di quella di Cristiano Ronaldo, presentata più di un anno fa all’aeroporto di Madeira, e poi sostituita saggiamente con una un po’ più somigliante al calciatore. Pare che sia la testa il problema più evidente della statuetta di Salah, come tanti stanno notando scherzosamente un po’ ovunque.

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