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  • Mercoledì 4 ottobre 2023

Le foto con il “6” e il “4” vicini non piacciono al governo cinese

(whyyoutouzhele/Twitter)
(whyyoutouzhele/Twitter)

Negli ultimi giorni sono state rimosse da giornali, siti e social network cinesi alcune delle foto che ritraggono un abbraccio tra due atlete del paese: Lin Yuwei e Wu Yanni, che lo scorso 1 ottobre erano arrivate rispettivamente prima e seconda nei 100 metri a ostacoli femminili dei Giochi asiatici. La competizione quest’anno si tiene proprio in Cina, a Shenzhen. Nelle foto dell’abbraccio i loro cartellini con il numero di corsia, la 6 e la 4, erano affiancati: l’ipotesi più accreditata è che le foto siano state censurate in Cina a causa dell’associazione fra i due numeri e la data del massacro di piazza Tienanmen, il 4 giugno 1989, quando molti manifestanti riunitisi a Pechino per chiedere riforme democratiche furono uccisi dall’esercito del paese.

La combinazione dei due numeri, che in questo caso era puramente casuale, talvolta viene usata dai dissidenti cinesi per riferirsi all’evento, coperto da una pesante censura del governo cinese. Una foto dell’abbraccio era stata pubblicata anche dalla pagina di Weibo (un social network simile a Twitter molto diffuso in Cina) del canale televisivo di stato CCTV, da cui poi è stata rimossa. Su Weibo si trovano diversi post che parlano della gara, in cui la foto però è sostituita da un riquadro grigio, e sul motore di ricerca Baidu non è possibile trovarla. Ci sono ancora foto dell’abbraccio su alcuni siti di news cinesi, ma non sull’agenzia di stampa di stato Xinhua, fra gli altri.

Le foto erano circolate molto anche perché in Cina si era parlato diffusamente di quella gara, vinta da Lin Yuwei (quella col numero 6): la partenza era stata ritardata di vari minuti a causa di un diverbio fra l’altra atleta fotografata, Wu Yanni, col numero 4, e gli arbitri. Dopo la gara Wu, che era arrivata seconda, è stata squalificata a causa di una falsa partenza, e ci sono state nuovamente discussioni fra lei e gli arbitri. Wu ha poi accettato la squalifica, scrivendo un messaggio di scuse su Weibo.

– Leggi anche: La super censura per i 30 anni di piazza Tienanmen