Prospettive rusticane

Da quando è in giro, guardo sempre per intero lo spot di Enel sui 150 anni dell’Unità d’Italia. Fondamentalmente, per via della musica, benché l’idea “motivazionale” del messaggio (smettiamo di parlare di un’Italia debole, parliamo della sua energia) stia in bilico tra la retorica implausibile e la retorica benemerita. Con la musica Enel aveva già fatto una scelta di gran successo evocativo usando in uno spot precedente la musica di “C’era una volta in America” cantata da Dulce Pontes. In questo invece c’è l’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni, che aveva già avuto uno sfruttamento formidabile nel terzo episodio del Padrino, tra gli altri.
L’Intermezzo è una cosa sentimentale imbattibile, e in quello spot ci sta come la glassa sul bigné (nel Padrino l’uso era stato opposto, antitetico, violento). Ma a parte l’associazione musicale, ho provato a chiedermi che relazione ci fosse tra un auspicio di Italia migliore e ottimista e la Cavalleria Rusticana, dove l’Intermezzo arriva in realtà quasi alla fine, prima dell’epilogo: la scena precedente si chiudeva con l’annuncio di violenza e vendetta da parte di Alfio, ma l’Intermezzo introduce invece il sereno e allegro rientro a casa degli uomini (“Or che letizia rasserena gli animi”), molto Enel. Ma pochi minuti dopo il vino si trasforma il sangue e “Hanno ammazzato compare Turiddu!”.
Non ve la volevo rovinare, eh.

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).