Gli orari di Libero

Oggi Maurizio Belpietro scrive un prevedibile editoriale di presunte spiegazioni della cantonata di ieri di Libero su Oslo, in cui finge di non capire che il problema non è aver sospettato che i responsabili delle stragi fossero terroristi islamisti (lo abbiamo sospettato tutti, ma guarda caso lo hanno messo in prima pagina con tanta fretta e certezza solo Libero e il Giornale, i giornali che ne avrebbero avuto confermati i loro allarmismi antislamici). Ma la spiegazione di Belpietro non solo fa acqua per questo fingere di non capire: fa acqua perché dice cose false per tenersi in piedi (neretto mio):

Abbiamo scritto che la responsabilità della tragedia nel Nord Europa ricadeva sui fanatici di Allah perché tutto lo faceva pensare, a partire dall’immediata rivendicazione di un gruppo jihadista. Solo nella notte le autorità norvegesi hanno fatto sapere che il sospettato numero uno è sì un fanatico, ma biondo e sedicente cristiano nemico dei musulmani.

Dalla diretta del Post, venerdì sera:

19.39 – Iniziano a circolare voci contraddittorie riguardo l’uomo arrestato a Utoya. La polizia norvegese ha detto che si tratta di un uomo straniero, ma NRK dice che i suoi connotati sembrano essere norvegesi. Intanto sempre la polizia fa sapere di avere elementi per pensare che la sparatoria di Utoya sia collegata alla bomba di Oslo.

22,08. È confermato che l’uomo arrestato a Utøya è di razza caucasica. Ed era stato individuato a Oslo nel corso della giornata. La polizia ha spiegato che non indossava un’uniforme della polizia ma una tuta blu con un segno identificativo della polizia.

22,18. Le ipotesi che circolano nelle agenzie e nei media adesso inclinano verso la pista del terrorismo interno.

22,47. L’uomo arrestato è un norvegese, ha detto il ministro della Giustizia.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).