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  • Lunedì 22 dicembre 2025

Il Giappone riaprirà la più grande centrale nucleare al mondo

Quella di Kashiwazaki Kariwa, tra le molte chiuse dopo il disastroso incidente di Fukushima del 2011

La protesta contro la riapertura della centrale, di fronte al consiglio provinciale di Nigata, 22 dicembre 2025 (REUTERS/Issei Kato)
La protesta contro la riapertura della centrale, di fronte al consiglio provinciale di Nigata, 22 dicembre 2025 (REUTERS/Issei Kato)
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Nei prossimi mesi riaprirà la centrale nucleare di Kashiwazaki Kariwa, nella provincia di Niigata, sulla costa nordoccidentale del Giappone e a circa 200 chilometri da Tokyo. È la più potente centrale nucleare al mondo e sarà gestita dalla Tokyo Electric Power Company (TEPCO), la stessa società che aveva in gestione l’impianto di Fukushima Daichii, coinvolto nel disastroso incidente del 2011.

La riapertura della centrale è stata autorizzata varie settimane fa dal governatore della provincia di Niigata, Hideyo Hanazumi, su mandato del governo. Lunedì è stata approvata tramite un voto di fiducia dall’assemblea provinciale. L’azienda ci stava lavorando già da tempo. Secondo le informazioni di NHK, la televisione pubblica giapponese, il primo dei sette reattori della centrale dovrebbe essere riattivato il prossimo 20 gennaio, e la centrale potrebbe tornare completamente in funzione entro marzo 2026.

Dopo l’incidente di Fukushima il Giappone chiuse 54 dei suoi reattori nucleari, e finora ne ha riattivati 14. Questo ha costretto il paese a ripensare radicalmente le proprie fonti di approvvigionamento energetico, spingendolo a fare sempre maggiore affidamento su combustibili fossili di importazione. Nel 2024 ha speso l’equivalente di quasi 60 miliardi di euro per importare gas naturale e carbone: è circa un decimo del valore delle importazioni giapponesi, per generare tra il 60 e il 70 per cento dell’energia elettrica.

– Leggi anche: Cosa successe a Fukushima

Poco dopo la sua elezione, lo scorso ottobre, la prima ministra Sanae Takaichi aveva promesso di riattivare alcune centrali per ridurre la dipendenza del paese dalle importazioni e contrastare l’inflazione (l’aumento del costo dell’energia ha causato un generale aumento dei costi in tutto il mondo, e specialmente nei paesi importatori). Accanto al nucleare Takaichi ha promesso di investire anche nel fotovoltaico.

Secondo un sondaggio di novembre, più del 60 per cento dei residenti di Niigata è contrario alla riapertura della centrale, e molti sono preoccupati in particolare della gestione di TEPCO. Durante il voto di lunedì circa 300 persone si sono radunate di fronte alla sede della provincia per manifestare il loro dissenso. Il governatore Hanazumi ha detto di essere consapevole che la riapertura della centrale è un tema divisivo, ma ha promesso di chiedere al governo delle garanzie per la sicurezza dei residenti dell’area, tra cui per investimenti per nuove strade che facilitino l’evacuazione in caso di incidenti.