Perché nel mondo ci sono così tante Guinee?
La parola è presente nel nome di quattro nazioni, e c'è una ragione legata al colonialismo europeo

Guardando una cartina geografica o leggendo le notizie potreste esservi accorti che la parola “Guinea” è presente nel nome di diverse nazioni: esistono la Guinea Equatoriale, la Guinea-Bissau, la Papua Nuova Guinea e la Guinea (e basta). Ci sono anche il golfo di Guinea e l’isola della Nuova Guinea. Sull’origine del termine ci sono poche certezze, ma il motivo della sua diffusione è noto ed è legato al colonialismo europeo e al successivo processo di indipendenza dei paesi in questione.
Ci sono diverse ipotesi sulla provenienza della parola. Una sostiene che derivi da aginaw, un termine usato per indicare le persone con la pelle scura in tuareg, la lingua parlata dall’omonima popolazione della regione del deserto del Sahara. La seconda tesi sostiene che la parola derivi da Djenné, una città che si trova nell’odierno Mali e che in passato era molto importante per il commercio di vari prodotti, tra cui l’oro e il sale.
Qualunque sia l’origine della parola, gli studiosi sono certi che nel Quindicesimo secolo i marinai portoghesi utilizzassero la parola Guiné per indicare un’area vicino all’attuale Senegal. Questo termine si diffuse poi in tutta Europa e nel Diciottesimo secolo divenne il modo in cui gli europei indicavano il territorio lungo la costa occidentale dell’Africa, che si estende tra l’odierno Senegal e la Guinea Equatoriale e che comprende anche la Guinea, la Guinea-Bissau e il golfo di Guinea.
Varie nazioni europee conquistarono una porzione di questo territorio durante il processo di colonizzazione dell’Africa, ma non ne cambiarono in modo sostanziale il nome: nacquero così la Guinea francese, la Guinea spagnola e la Guinea portoghese. Questi paesi modificarono il loro nome quando ottennero l’indipendenza dai paesi europei, nella seconda metà del Novecento.
La Guinea francese divenne indipendente nel 1958 ed eliminò la parola “francese” dal nome, che quindi restò semplicemente Guinea, anche se a volte il paese è detto Guinea Conakry, dal nome della sua capitale. La Guinea spagnola nel 1968 divenne Guinea Equatoriale, ed è l’unico paese in Africa in cui la lingua ufficiale è lo spagnolo. Questo paese ha anche un’altra particolarità: la sua capitale, Malabo, non si trova sulla terraferma, ma sulla piccola isola di Bioko, che è più vicina al Camerun e alla Nigeria che alla Guinea Equatoriale. La Guinea portoghese ottenne l’indipendenza nel 1973 e scelse il nome di Guinea-Bissau, dal nome della capitale.
Oggi la Guinea ha circa 14 milioni di abitanti, è uno dei paesi più poveri al mondo e da quattro anni è guidata dalla giunta militare del generale Mamady Doumbouya, che prese il potere nel 2021 con un colpo di stato. La Guinea Equatoriale ha circa 1 milione di abitanti, e dal 1979 c’è la dittatura militare di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, che ha 83 anni ed è il leader africano in carica da più tempo. La Guinea-Bissau ha circa 2 milioni di abitanti, è un altro dei paesi più poveri al mondo ed è governata da una giunta militare guidata dal generale Horta Nta Na Man, che ha preso il potere a novembre con un colpo di stato.
Esiste inoltre la Papua Nuova Guinea, una nazione da 9 milioni di abitanti che si trova a nord dell’Australia, da cui ha ottenuto l’indipendenza nel 1975, e occupa la parte orientale dell’isola della Nuova Guinea (la parte occidentale è territorio indonesiano). L’origine del nome dell’isola sarebbe legata al navigatore spagnolo Yñigo Ortiz de Retez, che ci arrivò nel 1545 e la chiamò Nuova Guinea per via della somiglianza degli abitanti locali con quelli che lui stesso aveva visto nella regione della Guinea nell’Africa occidentale. La parola “Papua”, invece, deriva dal termine malese “Papuah”, che significa riccio, probabilmente dovuto al tipo di capigliatura molto diffuso in quella popolazione.



