Le orrende condoglianze di Donald Trump per la morte di Rob Reiner

Ha detto che il noto regista potrebbe essere stato ucciso per essere stato un suo oppositore: una tesi senza alcun fondamento, e pure un po' crudele

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (AP Photo/Jose Luis Magana)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (AP Photo/Jose Luis Magana)

Tra le varie dichiarazioni di sconcerto e cordoglio per l’uccisione del noto regista statunitense Rob Reiner – trovato morto nella sua casa di Hollywood a 78 anni insieme alla moglie Michele Singer – c’è stata quella del presidente Donald Trump, di cui Reiner è stato un durissimo critico. In un post sui social media, Trump ha scritto:

«La scorsa notte è successa una cosa molto triste a Hollywood. Rob Reiner, un regista e comico tormentato e in difficoltà, ma un tempo talentuoso, è morto insieme alla moglie Michele, apparentemente a causa della rabbia che ha causato negli altri essendo afflitto da una forma massiccia, durissima e incurabile della malattia mentale nota come “SINDROME DA IMPAZZIMENTO PER TRUMP”»

Non è la prima volta che Trump usa l’espressione «sindrome da impazzimento per Trump» per screditare i suoi oppositori, sostenendo che le loro critiche non hanno alcun fondamento reale se non nell’ossessione che queste persone avrebbero per la sua figura. Prima di concludere il post con «possano Rob e Michele riposare in pace» Trump parla di «ossessione furiosa» ed «evidente paranoia» di Reiner nei suoi confronti, e allude al fatto che la sua morte potrebbe essere legata proprio alla militanza politica, senza fornire alcuna prova (oltre a mostrare un’assenza di empatia notevole persino per Trump stesso, che pure ha costruito un’intera carriera politica sulla disponibilità a insultare e ridicolizzare gli avversari). Dell’uccisione di Reiner e della moglie è sospettato in realtà il figlio Nick, arrestato con l’accusa di omicidio.

Negli ultimi anni Reiner si era occupato molto di politica: era un noto sostenitore dei Democratici e aveva spesso criticato in modo anche molto esplicito Trump e le sue politiche. Recentemente aveva detto che in questo periodo storico chi come lui aveva una certa influenza sull’opinione pubblica aveva anche il dovere di combattere contro le politiche di Trump e contro i suoi attacchi alla libertà di espressione.

Per il suo impegno in politica negli ultimi tempi Reiner aveva anche un po’ ridotto quello nel cinema, dopo una carriera di enorme successo. Era una delle persone più celebri e amate di Hollywood, grazie a film come This Is Spinal Tap, su un’immaginaria band metal, uno dei più famosi “finti documentari” di sempre, La storia fantastica (1987), Harry, ti presento Sally… (1989), il thriller Misery non deve morire (1990), Codice d’onore (1992), fino al suo più recente Non è mai troppo tardi (2007).

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