Il nuovo “Chi vuol essere milionario” è troppo facile?
Dopo due puntate una concorrente ha vinto il milione di euro in palio con una domanda per molti banale

Il 7 dicembre ha debuttato su Canale 5 Chi vuol essere milionario? – Il Torneo, il nuovo format di uno dei giochi a premi più apprezzati e longevi della televisione italiana, e già alla seconda puntata, andata in onda domenica, una concorrente è riuscita a vincere il milione di euro in palio. Dal 2000 il premio più ambito era stato vinto solo quattro volte, ma la vittoria è stata molto commentata anche perché secondo molti spettatori le domande del programma erano troppo facili. E infatti nella stessa serata è arrivato alla domanda da un milione di euro anche un altro concorrente, perdendo.
La vincitrice si chiama Vittoria Licari, ha 69 anni ed è un’ex docente del Conservatorio di Milano, ora in pensione. Ha risposto con una certa disinvoltura alla gran parte delle domande, usando tutti e tre gli aiuti a sua disposizione: il 50:50, che elimina due risposte sbagliate, per dire in che paese si trova il punto più a ovest dell’Europa continentale (il Portogallo), e lo “switch”, per cambiare una domanda che non sapeva. Infine ha saputo dire che «Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli» era una frase detta da Emilio Salgari grazie all’aiuto di un’amica che l’aveva accompagnata alla trasmissione.
Anche l’ultima domanda, quella da un milione di euro, era piuttosto facile perché chiedeva di attribuire uno degli incipit più noti della letteratura: «Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione…». Oltre alla risposta corretta, Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, c’erano La peste di Albert Camus, Il dottor Živago di Boris Pasternak e Delitto e Castigo di Fedor Dostoevskij.
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Chi vuol essere milionario? è la versione italiana del famoso format inglese Who Wants To Be a Millionaire?, adattato e trasmesso in un centinaio di paesi. In Italia è sempre andato in onda su Canale 5 ed è sempre stato condotto da Gerry Scotti. Arrivò per la prima volta nel maggio del 2000 come Chi vuol essere miliardario? (l’euro non era ancora stato introdotto) e fu trasmesso fino al 2011, con poi una nuova edizione dal 2018 al 2020. Quest’ultima edizione prevede solo altre due puntate prima della fine dell’anno.
Nel tempo nel format ci sono stati vari aggiornamenti, per esempio negli aiuti a disposizione dei concorrenti e nel valore dei premi assegnati. Quella che è appena cominciata però ha novità piuttosto significative, a partire dal fatto che il programma si divide in due parti. Prima c’è una fase di qualificazione, in cui dieci concorrenti devono rispondere a 15 domande, con 15 secondi a disposizione per ciascuna; ogni cinque domande i più lenti ad aver risposto o quelli che hanno dato meno risposte esatte vengono eliminati, e alla fine i tre concorrenti con i tempi migliori accedono alla seconda fase, quella del gioco a premi a cui siamo abituati a pensare. Le domande sono dieci e vanno da 10mila euro a un milione: alla fine vince chi raggiunge il montepremi più alto o, in caso di parità, chi si era classificato meglio nella prima fase.
Sempre domenica un secondo concorrente è arrivato a sua volta alla domanda da un milione di euro: chi tra Bob Marley, Steve Jobs, Madre Teresa di Calcutta e Walt Disney avesse detto la frase inglese “Money can’t buy life”, i soldi non possono comprare la vita. Lui ha risposto Steve Jobs, ma la risposta corretta era la prima.
In quasi 1.700 puntate, il premio più alto in Italia era stato vinto solo altre quattro volte: la prima nel marzo del 2001 e la più recente nel gennaio del 2020. Nel primo caso la domanda finale da un miliardo di lire era: «Se tu fossi Albert King quale sarebbe la tua professione?» (musicista); nell’altro bisognava indovinare cosa aveva lasciato scritto sul suolo lunare Gene Cernan, l’ultimo uomo ad aver messo piede sulla Luna (le iniziali della figlia).
Chi vuol essere milionario? – Il Torneo ha cominciato ad andare in onda in prima serata in un periodo di grande successo per Gerry Scotti, che dalla scorsa estate su Canale 5 presenta La ruota della fortuna nella fascia oraria dell’access prime time, cioè quella che segue i telegiornali delle 20 e in cui si concentra il maggior numero di spettatori. A settembre La ruota della fortuna ha cominciato a battere in share Affari tuoi, il cosiddetto “gioco dei pacchi” di Rai 1, che fino all’anno scorso era il programma di maggior successo e ha sostituito Striscia la notizia, che da gennaio andrà in onda in prima serata.
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Domenica, in base ai dati Auditel, Chi vuol essere milionario? – Il Torneo ha fatto il 19,7 di share: meno del 22,4 della settimana precedente, ma comunque molti più ascolti di Rai 1 con Sarà Sanremo, in cui Carlo Conti e Gianluca Gazzoli presentano le nuove proposte e i finalisti in gara al prossimo festival di Sanremo, che ha fatto il 12,3 per cento.
Dopo la prima puntata non c’erano state grosse critiche, il concorrente che aveva fatto meglio aveva vinto 100mila euro, e gli altri due erano stati eliminati prima. Molti commentatori sui social però hanno criticato la facilità delle domande della seconda, e sostenuto che fossero state deliberatamente scelte in quel modo per permettere ai concorrenti di arrivare a vincere molti soldi, e al programma di ottenere visibilità. «A questo punto, persino a chi ha vissuto mesi all’estero ignorando il duello Mediaset-Rai tra Affari tuoi e La ruota della fortuna, viene il dubbio che i concorrenti siano stati messi nelle migliori condizioni di rispondere per tenere alto lo share», ha scritto il quotidiano Il Riformista.
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