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  • Giovedì 11 dicembre 2025

Un anno di copertine di vecchi tascabili

Le più belle della storica collana Oscar Mondadori sono state selezionate e raccolte in un libro-calendario

Quattro copertine della collana Oscar Mondadori
Quattro copertine della collana Oscar Mondadori
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La collana Oscar della casa editrice Mondadori è stata tra le prime a pubblicare libri tascabili in Italia: iniziò con Addio alle armi di Ernest Hemingway, uscito in edicola il 27 aprile del 1965. In occasione dei sessant’anni della collana, e dopo oltre 13mila titoli, Fondazione Mondadori ha pubblicato una raccolta delle migliori copertine selezionate dalla collezionista Livia Satriano, dalla catalogatrice Arianna Gorletta e dallo scrittore Giacomo Papi.

La raccolta s’intitola 365 Oscar. 60 anni in 13.431 titoli e 365 copertine, ed è strutturata come un calendario, con una copertina al giorno e il catalogo di tutti i libri pubblicati da Oscar Mondadori dal 1965 a oggi. Ne abbiamo a nostra volta selezionate dodici, che pubblichiamo insieme a un estratto della prefazione di questa raccolta, dove per una volta si ammette che sì, a volte si può giudicare un libro dalla copertina.

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Tempo fa, una studiosa ed esperta di costume jewellery – quella che in italiano chiamiamo “bigiotteria”, ovvero bracciali, collane, orecchini e altri ornamenti realizzati con materiali non preziosi – sosteneva che il modo migliore per valutare il valore di un gioiello fosse osservare quanto riflettesse lo spirito, il gusto e l’estetica del suo tempo. Così, per esempio, un bracciale in bachelite dalle linee squadrate déco era testimone dei sogni modernisti degli anni trenta, mentre i pois e i fiocchi civettuoli di una spilla Moschino, pur realizzata in plastica e stoffa, racchiudevano tutto l’edonismo degli anni ottanta. Il discorso può estendersi a gran parte della cultura materiale a basso costo: dai soprammobili nel salotto di nonna Speranza fino alla casa di Barbie, di plastica rosa e bianca. “Lo spirito del tempo” come criterio di valore è, a suo modo, un’intuizione folgorante, un piccolo trucco per giudicare la rilevanza di qualcosa che, di per sé, non ha un valore economico molto alto. Da questo criterio si sarebbe tentati di escludere i libri, che di solito sono considerati tanto più di valore quanto più trascendono l’epoca in cui sono stati pubblicati. Vale invece per i primi Oscar, che costavano appena 350 lire e nascevano come prodotto di consumo pensato per raggiungere un pubblico vasto, il più vasto possibile, riflettendo il gusto contemporaneo e avvalendosene in termini di marketing. Nonostante il prezzo bassissimo e la distribuzione in edicola accanto ai giornali (la cui carta, si sa, il giorno dopo sarebbe servita a “incartare il pesce”), gli Oscar furono pensati fin da subito come una biblioteca, l’unica per milioni di italiani che in quegli anni iniziavano a leggere. La qualità di questi libri, per quanto a basso costo, doveva essere subito evidente, a partire dall’aspetto, dall’involucro.

Questa raccolta di 365 copertine Oscar segue un criterio semplice e non rigoroso: l’aspetto esteriore. Abbiamo giudicato i libri dalla copertina, che è esattamente il contrario di ciò che il celebre detto ci invita a fare.

© Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano, 2025