Il regista iraniano Jafar Panahi, vincitore della Palma d’oro a Cannes, è stato condannato in absentia a un anno di carcere in Iran

Il regista iraniano Jafar Panahi, vincitore della Palma d’oro del 2025 al Festival di Cannes con Un semplice incidente, è stato condannato in absentia a un anno di carcere in Iran, per quelle che il regime iraniano considera «attività di propaganda» contro il paese. Lo ha comunicato all’agenzia di stampa Agence France-Presse il suo avvocato, Mostafa Nili, aggiungendo che la pena prevede anche il divieto di espatrio per due anni e quello di unirsi a gruppi politici o di attività sociali. Nili non ha dato altri dettagli sulle accuse per cui Panahi è stato giudicato colpevole; ha però detto che al momento si trova all’estero (quindi non era presente all’udienza della condanna) e che farà appello.
Jafar Panahi ha 65 anni ed è uno dei registi iraniani più famosi e apprezzati in tutto il mondo. È noto soprattutto per aver vinto la Caméra d’or a Cannes nel 1995 con il film Il palloncino bianco e il Leone d’Oro a Venezia con Il cerchio, cinque anni dopo. Nel 2010 era già stato condannato a sei anni di carcere con l’accusa di aver girato un film critico nei confronti del regime, ma dopo tre mesi fu liberato su cauzione e venne sottoposto a un regime di libertà condizionata che poteva essere revocato in qualsiasi momento. Nel luglio del 2022 fu di nuovo arrestato per motivazioni politiche, e il ministero della Giustizia iraniano ordinò che dovesse scontare anche il resto della pena; uscì dal carcere nel febbraio del 2023, sempre su cauzione.
Un semplice incidente è il film francese scelto per essere candidato all’Oscar per il Miglior film internazionale, e ci si aspetta che farà parte della lista dei cinque finalisti, che verrà comunicata il prossimo 22 gennaio. Nelle ultime settimane il regista lo aveva presentato in diverse città degli Stati Uniti.
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