Il regista iraniano Jafar Panahi è uscito su cauzione dal carcere in cui si trovava dal luglio del 2022

Jafar Panahi nel 2006 (AP Photo/Hermann J. Knippertz)
Jafar Panahi nel 2006 (AP Photo/Hermann J. Knippertz)

Il regista iraniano Jafar Panahi è uscito su cauzione dal carcere di Evin, nel nord di Teheran, in cui si trovava dal luglio 2022, in seguito a una condanna a sei anni per aver girato nel 2010 un film critico nei confronti del regime che governava e ancora governa il paese. Il rilascio di Panahi, comunicato da sua moglie su Instagram, è arrivato due giorni dopo che il regista aveva annunciato l’inizio di uno sciopero della fame. Panahi scioperava contro il fatto che fosse stato condannato nonostante secondo la legge iraniana il reato avrebbe dovuto essere considerato in prescrizione. Il suo caso sarà riesaminato a marzo.

Panahi, che ha 62 anni, è uno dei più noti registi iraniani, nonché tra i più apprezzati in tutto il mondo. È noto soprattutto per aver vinto la Caméra d’or al Festival di Cannes nel 1995 con il film Il palloncino bianco e il Leone d’Oro a Venezia nel 2000 con Il cerchio. Già nel 2010 era stato arrestato perché accusato di lavorare a un film anti-regime. Nei mesi precedenti si era spesso espresso in favore della rivoluzione verde, una grande manifestazione di popolo contro la vittoria del conservatore Mahmud Ahmadinejad alle elezioni presidenziali del 2009.