Cosa fa la Guardia Nazionale a Washington
Ad agosto Trump inviò più di 2mila militari per una presunta emergenza criminalità: oggi alcuni pattugliano le strade, altri puliscono i parchi pubblici

Non sono ancora note le ragioni per cui mercoledì un uomo ha sparato a due militari della Guardia Nazionale a Washington, non lontano dalla Casa Bianca, ferendoli gravemente. Il sospettato è un uomo afghano di 29 anni, che è stato arrestato: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato di «un atto di terrorismo» e la sua amministrazione ha sospeso tutte le pratiche di immigrazione per persone provenienti dall’Afghanistan.
La Guardia Nazionale è il più importante corpo di riservisti dell’esercito degli Stati Uniti. Era stata mandata a Washington lo scorso agosto da Trump, con una decisione inusuale e contestata: secondo i suoi critici, Trump sta cercando di militarizzare le città statunitensi (specialmente quelle governate dai Democratici) ed espandere i poteri della presidenza. Al momento in città come Washington la Guardia Nazionale non sta facendo molto: alcuni militari pattugliano le strade, altri fanno lavori di pubblica utilità.
I soldati dispiegati a Washington sono poco meno di 2.200. Trump li aveva inviati sostenendo che nella capitale ci fosse una grave emergenza legata ad alti livelli di criminalità. Non era vero, perché i reati a Washington sono in calo da tempo. Poiché il loro compito principale è contrastare la criminalità, buona parte dei militari è occupata in missioni di pattugliamento delle strade, dei parchi pubblici e delle stazioni ferroviarie e della metropolitana. Alcuni sono armati, ma non tutti: vengono equipaggiati a seconda della missione che devono compiere.

Membri della Guardia Nazionale a Washington, novembre 2025 (AP Photo/Rahmat Gul)
Alcuni hanno ripulito graffiti dai muri, raccolto la spazzatura lasciata per strada o pulito i parchi pubblici. A Lincoln Park a ottobre hanno aiutato a recuperare un gatto che era rimasto bloccato su un albero.
La presenza di militari nelle strade è una cosa comune in molti paesi occidentali, tra cui l’Italia, ma inusuale negli Stati Uniti. L’esercito federale dovrebbe occuparsi di difendere i confini e proteggere interessi e persone statunitensi all’estero, anche combattendo. Non ha invece il compito di pattugliare le strade, e salvo casi eccezionali le operazioni ordinarie di sicurezza e mantenimento dell’ordine pubblico sono svolte dalla polizia e in generale da forze che rispondono ai governi comunali o statali, e non a quello federale.
Grazie alle varie operazioni di pubblica utilità, una parte della popolazione di Washington ha cominciato ad accettare la presenza dei militari. Complessivamente però questa continua a suscitare nervosismi e preoccupazioni. Tra le altre cose a fine ottobre il Guardian ha raccontato che l’amministrazione Trump ha ordinato di creare dei «corpi di reazione rapida» per addestrare i militari a fare attività antisommossa. È uno sviluppo potenzialmente preoccupante, perché significa che l’amministrazione si sta preparando a usare l’esercito contro eventuali proteste o rivolte.
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