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  • Giovedì 27 novembre 2025

L’attacco ai militari della Guardia Nazionale a Washington

Un uomo afghano, che aveva lavorato con la CIA in Afghanistan, ha sparato contro due soldati, ferendoli in modo grave

Militari della Guardia Nazionale a Washington (AP Photo/Mark Schiefelbein)
Militari della Guardia Nazionale a Washington (AP Photo/Mark Schiefelbein)
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Mercoledì due militari della Guardia Nazionale sono stati gravemente feriti con colpi di pistola a Washington, la capitale degli Stati Uniti, non lontano dalla Casa Bianca. Per l’attacco, avvenuto intorno alle 14:15 vicino alla fermata della metropolitana Farragut West, è stato arrestato un uomo afghano di 29 anni, poi identificato come Rahmanullah Lakanwal.

La polizia di Washington ha parlato di «imboscata», e detto che Lakanwal avrebbe agito da solo per motivi al momento sconosciuti. Il presidente Donald Trump ha definito la sparatoria un atto di terrorismo e ha annunciato che la sua amministrazione raddoppierà gli sforzi per espellere gli immigrati.

L’autore dell’attacco viveva negli Stati Uniti dal 2021 e in passato aveva collaborato con la CIA, la principale agenzia di intelligence statunitense per l’estero, durante la guerra statunitense in Afghanistan. Era entrato nel paese grazie al programma Operation Allies Welcome, voluto dall’amministrazione del presidente Joe Biden dopo il caotico abbandono dell’Afghanistan da parte dell’esercito statunitense per favorire l’emigrazione degli afghani che avevano collaborato con gli statunitensi o con altre forze occidentali nei precedenti vent’anni, e che per questo rischiavano ripercussioni da parte del regime dei talebani tornato al potere.

Mercoledì il governo degli Stati Uniti ha detto di aver sospeso temporaneamente l’esame delle domande di asilo dei cittadini afghani.

La procuratrice Jeanine Pirro ha detto che Lakanwal avrebbe sparato con una pistola contro un militare, e poi una seconda volta dopo che questo era caduto a terra. Poi avrebbe sparato all’altro militare. Le due persone ferite, che appartengono alla Guardia Nazionale della West Virginia, uno stato dell’est del paese, hanno 24 e 20 anni.

Le autorità hanno anche detto che Lakanwal viveva a Bellingham, una città nello stato di Washington, sulla costa ovest degli Stati Uniti, distante 4.500 chilometri dalla città di Washington. Secondo le autorità avrebbe guidato per tutto il paese con l’idea di fare questo attacco.

Il luogo dell’attacco mercoledì a Washington (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Da qualche mese Trump ha ordinato l’invio dei militari in diverse città governate dai Democratici, compresa la capitale, per contrastare una presunta emergenza di criminalità. A Washington i militari pattugliano fermate della metropolitana e aree turistiche (come quella dove è avvenuto l’attacco) e collaborano alle frequenti operazioni per l’identificazione e l’espulsione degli immigrati senza documenti, compiute perlopiù dall’ICE, l’agenzia federale che si occupa del controllo delle frontiere e dell’immigrazione negli Stati Uniti, molto criticata per i suoi metodi violenti.

L’impiego della Guardia Nazionale nelle città è molto contestato perché decisamente inusuale. È un corpo di riservisti (persone che normalmente fanno altri mestieri) e di solito viene utilizzato per gestire emergenze nazionali dai governatori degli stati: è previsto che il presidente federale possa deciderne l’impiego solo in casi estremamente gravi. Vari giudici federali in questi mesi hanno cercato di limitare l’uso che ne fa Trump, definendolo illegale, ma i processi sono ancora aperti. Dopo l’attacco di mercoledì Trump ha detto che invierà a Washington altri 500 militari della Guardia Nazionale, in aggiunta ai 2.000 già presenti.