Nelle estese alluvioni in Thailandia sono morte almeno 33 persone
Sono piuttosto eccezionali, e stanno causando danni e disagi soprattutto nella parte meridionale del paese

In buona parte del sud della Thailandia sono in corso inondazioni eccezionali, provocate dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni. Case, campi, strade e automobili sono sommerse, ci sono decine di migliaia di sfollati e almeno 33 persone sono morte. I disagi stanno riguardando in particolare nove delle 14 province nel sud del paese. È lì che si trova per esempio Hat Yai, una città da 150mila abitanti dove secondo le autorità del posto c’è stata la peggiore alluvione degli ultimi 300 anni: in un solo giorno sono stati registrati 335 millimetri di pioggia.

Auto ed edifici sommersi dall’alluvione nella provincia di Songkhla, 26 novembre 2025 (AP Photo/Arnun Chonmahatrakool)
Hat Yai è una città molto importante sia per i trasporti sia per il commercio nella provincia di Songkhla, che è una delle più colpite assieme a quella di Nakhon Si Thammarat, che si trova più a nord. L’acqua ha allagato il principale ospedale pubblico della città, dove erano ricoverati circa 600 pazienti, e alcuni voli di collegamento tra la capitale Bangkok e Hat Yai sono stati cancellati: sono sommerse anche le strade per arrivare all’aeroporto, che però resta operativo.
Secondo gli esperti, Hat Yai rischia di rimanere sommersa almeno fino alla metà di dicembre. Il ministero dell’Interno thailandese comunque ha detto che in totale le abitazioni coinvolte sono 980mila e che i disagi stanno riguardando oltre 2 milioni e mezzo di abitanti. Ciononostante, solo poche migliaia di persone sfollate hanno trovato riparo nei rifugi disponibili.

Un mezzo dei vigili del fuoco sommerso nella provincia di Songkhla, 24 novembre 2025 (AP Photo)
Il governo thailandese ha dichiarato lo stato di disastro per la provincia di Songkhla, autorizzando così l’invio di fondi per l’emergenza. Per gestire la situazione in questi giorni sono stati impiegati mezzi anfibi, barche e moto d’acqua. Adesso è stato mobilitato anche l’esercito, che ha messo a disposizione aerei, elicotteri e una flotta di 14 navi militari, che saranno usate anche come ospedali, se necessario.
Sebbene nel periodo dei monsoni le alluvioni siano frequenti, quelle di questi giorni nella regione sono piuttosto eccezionali. Gli scienziati hanno spiegato che le piogge intense degli ultimi tempi sono state causate dalla sovrapposizione della Niña e di una forte oscillazione delle temperature della superficie dell’oceano, che quest’anno si sono verificate insieme: una cosa molto rara. A questo si aggiunge il fatto che le capacità di adattamento del territorio di fronte all’aumento di eventi meteorologici estremi legati al riscaldamento globale sono limitate.
Le aree più colpite si trovano vicino al confine con il nord della Malaysia, dove sempre a causa delle inondazioni ci sono oltre 19mila persone sfollate e una è morta. Le piogge eccezionali hanno provocato alluvioni anche in alcune parti del centro e del nord della Thailandia e in altri paesi dell’area, come il Vietnam, dove le persone morte sono oltre 90, e l’Indonesia, dove almeno 19 sono morte a causa delle colate di fango.

Case sommerse nella provincia di Songkhla, 26 novembre 2025 (AP Photo/Arnun Chonmahatrakool)



