Perché molti siti porno hanno sede a Cipro

Per le agevolazioni fiscali ma anche per un altro motivo che riguarda più specificamente il loro settore

Una schermata di verifica dell'età per poter accedere a Pornhub nel Regno Unito (Leon Neal/Getty Images)
Una schermata di verifica dell'età per poter accedere a Pornhub nel Regno Unito (Leon Neal/Getty Images)
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A fine ottobre una delibera dell’Agcom ha stabilito che i siti pornografici dovranno introdurre sistemi di verifica della maggiore età per gli utenti che vi accedono dall’Italia. Per il momento però questa norma non ha cambiato molto le cose per chi frequenta siti porno, perché solo i siti italiani dovevano adeguarsi entro il 12 novembre mentre quelli con sede all’estero hanno ancora un paio di mesi di tempo per farlo. E quelli con sede all’estero sono la maggioranza: in particolare, la gran parte dei siti pornografici ha la propria sede a Cipro.

È lì infatti la sede europea di Aylo, una delle più grandi aziende al mondo dell’industria pornografica online. Fino al 2023 si chiamava MindGeek ed è la società che controlla alcuni dei siti più conosciuti del settore, come Pornhub, YouPorn e RedTube, oltre a diverse società di produzione negli Stati Uniti. Un’altra azienda molto rilevante con sede sull’isola è Wisebits, un gruppo tecnologico meno conosciuto di Aylo che gestisce altri siti pornografici molto visitati, tra cui Stripchat e xHamster.

Il primo motivo per cui queste aziende hanno scelto di registrarsi a Cipro riguarda le tasse. Cipro è infatti ritenuto uno dei paesi più vantaggiosi d’Europa per le imprese grazie a vari regimi agevolati. In particolare nel settore tecnologico l’aliquota effettiva – cioè la percentuale di tasse che l’azienda paga sui suoi profitti – può scendere fino al 2,5 per cento: pochissimo rispetto a quella che le imprese pagano di solito negli altri paesi dell’Unione Europea e poco anche rispetto a quella della maggior parte delle aziende a Cipro, che è del 12,5 per cento.

Un dipendente del sito di contenuti pornografici Stripchat, intervistato da Le Monde, ha parlato di «molte agevolazioni» che rendono conveniente trasferirsi sull’isola. C’è per esempio anche la tassazione quasi nulla su dividendi e royalties, cioè i pagamenti legati all’uso di marchi, software o contenuti, che per molte aziende digitali rappresentano una parte significativa dei ricavi e un modo per trasferire soldi tra diverse sedi della stessa società.

Ma c’è una seconda ragione, più specifica: a Cipro operano società finanziarie disposte a fornire servizi di pagamento ai siti porno. È una condizione rara, perché molte grandi banche e circuiti internazionali preferiscono evitare questo settore, considerato troppo rischioso.

Questo perché hanno percentuali più alte di transazioni contestate o annullate. Un ex dirigente della banca cipriota Fbme aveva spiegato a Le Monde che accade spesso che una persona si iscriva a un sito, il partner lo scopra, lui neghi di aver fatto l’acquisto e chiami la banca dicendo che è stato un pagamento fraudolento. Queste contestazioni si traducono in richieste di rimborso che possono arrivare al 4 o 5 per cento delle transazioni, una quota molto più alta rispetto ad altri settori. A questo si aggiunge il discorso reputazione: dopo un’inchiesta del New York Times su Pornhub, che denunciava la diffusione di contenuti che mostrano abusi sessuali, che ritraggono minori o di revenge porn, nel 2020 Visa e Mastercard sospesero i rapporti con l’azienda e poi con altre società dello stesso gruppo.

A Cipro però diverse società di servizi bancari hanno deciso di operare proprio in questo mercato, che è più rischioso ma anche molto redditizio perché permette di applicare commissioni più alte rispetto alle attività tradizionali.

La più importante è Payabl., una società con sede nella città cipriota di Limassol fondata da alcuni ex dirigenti di Wirecard, l’azienda tedesca di servizi finanziari fallita nel 2020 dopo un grande scandalo contabile. Payabl. opera proprio nei settori considerati più rischiosi dalle banche tradizionali, come i pagamenti per i siti pornografici, e secondo Le Monde nel 2022 aveva gestito tutte le transazioni del gruppo Wisebits.

La maggior parte delle aziende di contenuti per adulti sull’isola è di proprietà di cittadini russi, bielorussi o ucraini, e impiega soprattutto persone provenienti da quei paesi. C’entra la lunga storia di Cipro come destinazione dell’emigrazione russa, che negli anni ha portato sull’isola molte persone con competenze tecniche e imprenditoriali.

Nel caso dell’Ucraina incide invece il fatto che nel paese la produzione e la distribuzione di pornografia sono vietate per legge: per chi lavora in questo settore, trasferirsi a Cipro è quindi una delle poche possibilità per operare legalmente in Europa. Dall’inizio della guerra in Ucraina, decine di migliaia di persone dai tre paesi si sono trasferite a Limassol, attenuando in parte le difficoltà di reclutamento in un settore che fatica a convincere specialisti informatici molto qualificati a trasferirsi sull’isola.