L’uomo sospettato del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream arrestato in Italia sarà estradato in Germania

Serhii Kuznetzov poco dopo l'arresto (ANSA)
Serhii Kuznetzov poco dopo l'arresto (ANSA)

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Germania di estradare nel suo territorio Serhii Kuznetsov, l’uomo ucraino arrestato in Italia sulla base di un mandato di cattura tedesco perché accusato di aver partecipato al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel 2022. Da fine agosto è in carcere a Bologna. La Cassazione aveva inizialmente respinto la richiesta di estradizione per via di problemi procedurali, e aveva rimandato la questione ai tribunali di livello inferiore. Kuznetsov (che nei documenti legali tedeschi è noto solo come Serhiy K.) dovrebbe essere trasferito in Germania nei prossimi giorni, è accusato di sabotaggio, tra le altre cose, e rischia fino a 15 anni di carcere.

I gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegavano la Russia alla Germania, vennero danneggiati da una serie di esplosioni che li resero inutilizzabili il 26 settembre 2022, alcuni mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Da subito si parlò di un atto di sabotaggio, che però non fu mai rivendicato, e ci furono accuse reciproche fra Russia, paesi occidentali e Ucraina. Le indagini compiute in Germania hanno portato a identificare sette sospettati, fra cui Kuznetsov. Un altro di questi, Volodymyr Zhuravlov, a settembre era stato arrestato in Polonia sempre su mandato tedesco, ma un tribunale polacco ne aveva ordinato la scarcerazione.

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