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  • Mercoledì 5 novembre 2025

Il miglior inizio di stagione di sempre nel calcio europeo

Il Bayern Monaco ha vinto 16 partite su 16, l'ultima delle quali facendo una grande prestazione contro il Paris Saint-Germain

L'esultanza dei giocatori del Bayern e dell'allenatore Vincent Kompany dopo la vittoria contro il Paris Saint-Germain (AP Photo/Thibault Camus)
L'esultanza dei giocatori del Bayern e dell'allenatore Vincent Kompany dopo la vittoria contro il Paris Saint-Germain (AP Photo/Thibault Camus)
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La squadra di calcio tedesca del Bayern Monaco ha cominciato la stagione vincendo 16 partite su 16 tra campionato, Champions League, Coppa di Germania e Supercoppa tedesca. Ha segnato 56 gol, 3 e mezzo in media a partita, e ne ha subiti solo 11. Ha trascorso appena 5 minuti in svantaggio su 1.440 giocati. Il suo centravanti, l’inglese Harry Kane, ha segnato finora 22 gol, tanti quanti moltissimi attaccanti – anche molto forti – non arrivano a segnare in un’intera stagione.

Sono numeri impressionanti anche per il Bayern, abituato a vincere con costanza e a dominare tante partite in Germania e in Europa. Non era mai successo a nessuna squadra dei cinque principali campionati europei di cominciare la stagione con 16 vittorie consecutive in tutte le competizioni. Nell’ultima di questa serie, ancora aperta, ha battuto fuori casa i campioni d’Europa in carica del Paris Saint-Germain, che avevano vinto pure loro le prime tre partite di Champions League (segnando 13 gol).

Li ha battuti 2-1 grazie a una doppietta dell’attaccante colombiano Luis Díaz, con un primo tempo notevole per qualità e intensità, e un secondo nel quale ha resistito nonostante giocasse in 10 contro 11 per l’espulsione dello stesso Díaz. In quella che era stata presentata come la partita tra le due migliori squadre d’Europa, il Bayern Monaco ha dimostrato di essere in un momento di forma quasi senza precedenti. Il quotidiano sportivo francese L’Équipe ha scritto che il Bayern «ha tormentato» il PSG. Il calciatore tedesco Joshua Kimmich ha parlato del «miglior primo tempo da quando sono al Bayern», quindi da dieci anni.

La sintesi della partita tra PSG e Bayern

Che il Bayern Monaco sia la miglior squadra di Germania e una delle migliori d’Europa non è una notizia. Ha vinto 11 campionati consecutivi tra il 2013 e il 2023 e poi di nuovo la scorsa stagione (il suo 34esimo titolo). Negli ultimi anni ha vinto anche varie coppe nazionali e due Champions League, nel 2013 e nel 2020 (la sua quinta e sesta). Tra il 2011 e il 2025 in una sola occasione (nel 2019) non ha raggiunto almeno i quarti di finale della principale competizione europea.

Non era però scontato né atteso che il Bayern cominciasse così bene la stagione. Nel 2024 – per la prima volta in 11 anni – non aveva vinto il campionato, e in estate era arrivato come allenatore l’ex calciatore belga Vincent Kompany, all’epoca poco esperto e considerato non ancora pronto per un incarico così prestigioso.

Kompany ha 39 anni (è coetaneo del portiere e capitano Manuel Neuer) e prima del Bayern aveva allenato solo l’Anderlecht in Belgio e il Burnley nella seconda serie inglese, due squadre di dimensioni e ambizioni molto minori. La scorsa stagione era stata buona ma non eccezionale, per gli standard del Bayern: vittoria del campionato, eliminazione ai quarti di finale di Champions League contro l’Inter (nell’anno in cui il Bayern avrebbe potuto giocare la finale nel suo stadio di casa). La dirigenza aveva comunque deciso di confermare Kompany, soprattutto per i miglioramenti mostrati dalla squadra nel gioco d’attacco e nel pressing, e questo inizio di stagione le sta dando ragione: oltre a vincere sempre, oggi il Bayern gioca probabilmente meglio di ogni squadra in Europa.

Contro il Paris Saint-Germain ha impressionato soprattutto il modo in cui i suoi calciatori erano coinvolti nelle varie fasi di gioco. Quando il Bayern era in possesso del pallone tutti partecipavano alla costruzione delle azioni e lo facevano spesso scambiandosi di posizione e muovendosi per il campo senza dare riferimenti agli avversari. Kane arretrava per giocare il pallone anche fino alla sua metà campo, confermando di non essere solo un attaccante eccezionale quando c’è da fare gol, ma anche un giocatore con una non comune visione di gioco e abilità nei passaggi. Il difensore Dayot Upamecano spesso si è spinto in avanti. I terzini e i centrocampisti sono riusciti varie volte ad arrivare al tiro.

«Nel primo tempo la libertà posizionale del Bayern è stata mozzafiato e ha travolto il PSG, lasciandolo a inseguire delle ombre», ha scritto The Athletic.

Allo stesso modo, quando la palla ce l’aveva il Paris Saint-Germain, il Bayern ha mostrato un livello di applicazione e di intensità nel pressing che The Athletic ha definito «irresistibile». È soprattutto questo che permette al Bayern di mettere spesso in campo quattro attaccanti (contro il PSG, oltre a Kane e Díaz, c’erano pure Michael Olise e Serge Gnabry).

Harry Kane e Vincent Kompany (EyesWideOpen/Getty Images)

Quello proposto da Kompany è un gioco tanto spettacolare quanto, in certi casi, rischioso. Per il momento si sta dimostrando molto efficace soprattutto perché tutti sembrano sempre sapere cosa fare, anche i calciatori meno impiegati. Tre giorni prima della partita contro il Paris Saint-Germain, il Bayern aveva battuto per 3 a 0 il Bayer Leverkusen con una facilità quasi disarmante, e nonostante avesse lasciato a riposo Kane, Díaz e Olise. È una cosa che riguarda la qualità dei ricambi (il centravanti di riserva, Nicolas Jackson, lo scorso anno era titolare nel Chelsea), ma anche la precisione e la qualità dei meccanismi del gioco di Kompany.

Un mese fa, dopo la vittoria contro il Borussia Dortmund, Kompany aveva detto: «Ci piace che gli esperti si domandino chi fosse il nostro attaccante oggi, chi giocasse trequartista e chi regista: questo dimostra che abbiamo un modo di attaccare fluido e che lo stiamo mettendo in pratica nel migliore dei modi».

Con queste 16 vittorie il Bayern ha portato a casa un trofeo (la Supercoppa di Germania), si è messo bene per il passaggio del turno in Champions League (è primo a pari merito con l’Arsenal nella “fase campionato”) e sta cominciando a costruirsi un ottimo vantaggio in campionato (ha 5 punti di vantaggio sul Lipsia secondo, sette sul Borussia Dortmund terzo). È però ancora troppo presto per dire se la stagione sarà soddisfacente, anche perché le annate del Bayern Monaco e dei suoi allenatori vengono valutate in sostanza sui risultati ottenuti in Champions League, un torneo difficilissimo e piuttosto aleatorio.

Vincere il campionato tedesco, infatti, spesso non viene ritenuto sufficiente per un club che ha mezzi economici e tecnici impareggiabili per tutte le avversarie tedesche: in passato vari allenatori, tra cui Carlo Ancelotti, sono stati esonerati pur avendo vinto la Bundesliga. Per il momento, comunque, Kompany sta dimostrando di poter dare al Bayern un gioco ambizioso ed “europeo”, in attesa anche di recuperare Jamal Musiala, forse il più talentuoso dei suoi giocatori d’attacco, fuori dallo scorso luglio per un grave infortunio.