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  • Lunedì 27 ottobre 2025

Tutt’altro che “Blando”, Norris

Ha dominato il Gran Premio del Messico ed è tornato primo nel Mondiale a quattro gare dalla fine

Il pilota britannico della McLaren Lando Norris, 21 luglio 2024 (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
Il pilota britannico della McLaren Lando Norris, 21 luglio 2024 (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
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Domenica il pilota britannico della McLaren Lando Norris ha vinto il Gran Premio del Messico di Formula 1, la 20esima gara del Mondiale. È stata la migliore della sua stagione e quella più significativa, perché gli ha permesso di superare il suo compagno di squadra Oscar Piastri e di andare in testa al Mondiale, pur con un solo punto di vantaggio. È stato anche un Gran Premio esemplare per Norris, che fino a qualche mese fa non sembrava ancora in grado di poter vincere il suo primo mondiale di Formula 1.

Norris era veloce e capace, e con l’auto migliore, ma spesso presentato come tatticamente e mentalmente impreparato a gestire la pressione di essere il favorito per il Mondiale. In Italia, c’era chi partendo dal suo nome (Lando) l’aveva soprannominato “Blando” in riferimento a una sua relativa fragilità (molto relativa, visto che di lavoro corre in Formula 1) e al suo apparire insicuro e a volte poco aggressivo, specie nelle partenze dei Gran Premi.

Piastri ha 24 anni ed è alla sua terza stagione in Formula 1. Norris, invece, ha 25 anni ed è alla settima stagione in Formula 1, dove ha sempre corso con la McLaren, quest’anno la scuderia con le auto più veloci. L’anno scorso aveva finito due terzi delle gare davanti a Piastri (nelle qualifiche addirittura per 20 volte su 24) e aveva finito la stagione secondo dietro solo a Max Verstappen, olandese della Red Bull, mentre Piastri era arrivato quarto.

All’inizio di questa quasi tutti gli esperti davano per favorita la McLaren nella classifica costruttori (quella “a squadre”, che in effetti la McLaren ha vinto con largo anticipo) e in molti ritenevano Norris il più probabile vincitore del titolo piloti. Nonostante Piastri fosse già considerato un pilota eccellente, la gerarchia tra lui e Norris sembrava infatti abbastanza definita. E la vittoria di Norris in Australia, dove a marzo si era corso il primo Gran Premio di questa stagione, aveva sembrato confermare le aspettative.

Nelle gare successive, però, Piastri cominciò a correre molto meglio di lui e dopo il quinto Gran Premio superò Norris al primo posto nella classifica piloti. E dato che la McLaren non aveva scelto un primo pilota (cioè uno su cui puntare dall’inizio della stagione) il Mondiale divenne un testa a testa tra i due. Per Norris il momento peggiore arrivò in Canada, alla decima gara, quando uno scontro con Piastri lo fece finire 18esimo (cioè senza nessun punto).

Norris è comunque rimasto in corsa per il Mondiale, restando sempre al secondo posto: è solo andato peggio di Piastri, non male in termini generali.

Ma dopo aver perso il primo posto alcuni osservatori avevano espresso dei dubbi sulle sue effettive possibilità di vincere il titolo, soprattutto per la sua gestione non sempre perfetta dei momenti di maggior tensione. Da cui “Blando” Norris.

Norris è stato anche sfortunato: al Gran Premio d’Olanda, il 15esimo della stagione, è stato costretto a ritirarsi per via di problemi all’auto, permettendo a Piastri di aumentare il vantaggio a 34 punti.

Da quella gara, però, sono cambiate molte cose nel Mondiale di Formula 1: Piastri ha cominciato a guidare male (nel Gran Premio di Baku, in Azerbaijan, non ha fatto nemmeno un punto), mentre Verstappen – vincitore degli ultimi quattro Mondiali – è diventato un sempre più probabile contendente al titolo.

L’evoluzione dei punti di Verstappen (arancione), Norris (grigio) e Piastri (blu) nel corso di questa stagione (Formula1Points)

Nel frattempo Norris ha ritrovato continuità e recuperato punti su Piastri. E al Gran Premio di Singapore, il 5 ottobre, è arrivato terzo, gareggiando in modo molto deciso per superare Piastri. Quest’ultimo si è pure lamentato dei tentativi molto aggressivi con cui il suo compagno di squadra cercava di superarlo. Citando una frase di Ayrton Senna, uno dei migliori piloti di sempre, Norris ha risposto: «Se mi critichi solo perché ho provato a infilarmi in un grande varco, allora non dovresti essere in Formula 1».

Il Gran Premio del Messico è stato ancor più significativo perché Norris ha dominato tutto il weekend di gara. Ha vinto le qualifiche, cosa che gli ha permesso di partire per primo nella gara vera e propria di domenica. Lì è stato davvero dominante: ha finito la gara con oltre trenta secondi di vantaggio su Charles Leclerc della Ferrari, che è arrivato secondo. Nella stessa gara Verstappen è arrivato terzo, e Piastri quinto. Norris ha quindi guadagnato punti importanti su entrambi.

Proprio il lavoro sulle qualifiche sembra essere stato uno dei punti di svolta della stagione di Norris. Già a inizio agosto aveva detto di star imparando che nelle qualifiche doveva diventare più preciso per evitare incidenti o errori. Le stesse macchine della McLaren, per quanto velocissime, non sono molto adatte ai sorpassi. La strategia migliore è, a maggior ragione, partire davanti e restarci per tutto il tempo, come in Messico.

Al contrario, nelle ultime gare Piastri sembra aver accusato un po’ di inesperienza e tensione: un po’ come Norris l’anno scorso. Piastri è molto giovane e questa è la prima stagione in cui corre per vincere un Mondiale. Proprio per questo secondo alcuni non è più lui l’avversario principale di Norris, ma Max Verstappen, che sembra molto più in forma.

Norris ora dovrà dimostrare di saper gestire il momento più importante della sua carriera, dovendosela vedere con Piastri senza dimenticare il possibile recupero e l’eventuale sorpasso in classifica di Verstappen.

Ma non è detto che sarà in grado di farlo. Carolina Tedeschi – commentatrice di Formula 1, che dopo il Gran Premio del Messico è intervenuta al programma “Race Anatomy” di Sky Sport – ha detto che «l’unica certezza per la McLaren è la macchina [e che] il problema è la continuità dei piloti».

– Leggi anche: La migliore scuderia di Formula 1 non sa quale sia il suo migliore pilota

Le ultime quattro gare del Mondiale saranno a San Paolo, in Brasile (9 novembre); a Las Vegas, negli Stati Uniti (23 novembre); a Losail, in Qatar (30 novembre); e, infine, ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti (7 dicembre).