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  • Mercoledì 22 ottobre 2025

Il ritorno dei treni notturni in Europa non sta andando bene

Alcune tratte sono state cancellate e i servizi spesso lavorano in perdita, nonostante l'entusiasmo di qualche anno fa

Un Nightjet, il treno notturno delle ferrovie austriache
Un Nightjet, il treno notturno delle ferrovie austriache (dalla pagina Facebook delle ferrovie austriache)
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Negli ultimi anni si è parlato con un certo entusiasmo del ritorno dei treni notturni internazionali in Europa. Alcuni erano tornati in funzione collegando importanti città europee, dopo un periodo di declino. Negli ultimi mesi però diverse linee che collegano le capitali europee sono state cancellate. La ragione è che nonostante siano molto utilizzati, i treni notturni lavorano spesso in perdita: è una differenza che viene per lo più coperta grazie a sussidi pubblici, e adesso alcuni governi non sono più interessati a farlo.

A partire dal 14 dicembre i treni notturni che collegano Parigi a Vienna e Parigi a Berlino verranno sospesi. Finora il governo francese sosteneva la linea con un finanziamento annuo di diversi milioni di euro, ma non verrà più rinnovato. Le aziende che operavano quei treni, la francese Société Nationale des Chemins de Fer (SNCF), la tedesca Deutsche Bahn (DB) e l’austriaca Österreichische Bundesbahnen (ÖBB), non vogliono coprire la cifra con soldi propri.

Altri treni notturni sono stati cancellati. ÖBB ha sospeso quello che collegava Berlino a Bruxelles. L’azienda che gestisce le ferrovie croate, Hrvatske Željeznice (HŽ), ha eliminato il treno notturno estivo tra Rijeka (Fiume) e Stoccarda. La principale azienda ferroviaria svedese, Statens Järnvägar (SJ), cancellerà il treno tra Stoccolma e Berlino a partire dall’anno prossimo, anche se un operatore privato ha detto che continuerà il servizio, seppure in forma più limitata.

La stazione di Zielona Góra, in Polonia

La stazione di Zielona Góra, in Polonia (foto di Stanisław Gregor su Unsplash)

Oggi molte persone preferiscono spostarsi in treno perché è un mezzo di trasporto che inquina meno rispetto all’automobile e all’aereo. Fino a qualche anno fa i governi europei erano generalmente più attenti alle questioni ambientali e più disposti a sostenere i treni notturni come alternativa al trasporto aereo. Oggi le cose sono cambiate e senza finanziamenti pubblici i treni notturni non riescono a coprire i costi, nonostante la domanda rimanga soddisfacente.

Nel 2023 il governo francese aveva presentato con una certa enfasi il ritorno del treno notturno tra Parigi e Berlino: il ministro dei Trasporti Clément Beaune aveva anche partecipato al viaggio inaugurale, insistendo molto sul suo significato simbolico e sul fatto che rappresentasse un progetto ambientalista. Oggi però la Francia ha grossi problemi di bilancio, e le priorità sono altre.

Alcuni dei fattori che portano i treni notturni a lavorare in perdita sono difficilmente risolvibili. Per esempio un treno notturno trasporta meno passeggeri di un treno normale, perché i vagoni sono organizzati in cuccette con posti letto, che prendono più spazio rispetto ai sedili. Quindi, vende meno biglietti. Inoltre fa un solo viaggio per giorno: una volta a destinazione di solito rimane fermo fino a sera, per poi ripartire in senso inverso.

I treni notturni hanno anche costi di funzionamento maggiori: richiedono più personale, che lavora per turni più lunghi, e in generale più lavoro di pulizia e di manutenzione. SNCF ha spiegato che «l’equilibrio economico non è raggiungibile», specialmente se si vuole contenere il costo dei biglietti, che già adesso di solito sono più costosi di un aereo low cost per la stessa tratta.

La stazione di Kirchenlaibach, in Baviera

La stazione di Kirchenlaibach, nello stato tedesco della Baviera (foto di Tom Grünbauer su Unsplash)

Ci sono poi alcuni problemi più ampi della rete ferroviaria europea che continuano a rallentare lo sviluppo dei treni notturni internazionali. Il principale è la frammentazione delle ferrovie del continente in tanti sistemi nazionali, che fa aumentare costi e tempi di percorrenza. Anche comprare un biglietto e prenotare un posto è più complicato: spesso i viaggiatori devono farlo su siti stranieri, perché non esiste ancora una piattaforma unica europea (l’Unione Europea sta cercando di crearla).

Oltre a questo, la rete ferroviaria di alcuni importanti paesi – su tutti la Francia e la Germania – è vecchia e ha bisogno di lavori di manutenzione. Questi vengono fatti soprattutto di notte, costringendo spesso i treni notturni a deviazioni e cancellazioni. Il risultato di tutte queste difficoltà è che la maggior parte degli operatori nazionali preferisce investire su treni veloci che circolano di giorno, che possono viaggiare più volte e con più passeggeri, ed è meno interessata a sviluppare quelli notturni.

Anche alcune aziende private che avevano puntato sui treni notturni hanno rinunciato ai propri piani o li hanno ridimensionati. Midnight Trains, una start-up che voleva collegare diverse città europee con treni notturni, ha dovuto chiudere, per la mancanza di investitori e per le grosse difficoltà di entrare nel settore partendo da zero: tra le altre cose è difficile trovare i vagoni da acquistare, come anche entrare in un mercato controllato da grandi operatori nazionali e dove la burocrazia è complicata e costosa. Un’altra azienda privata che aveva investito nei treni notturni, European Sleeper, al momento ha un unico treno notturno che collega Bruxelles, Amsterdam, Berlino e Praga tre volte a settimana, e sta avendo difficoltà ad aprire nuovi collegamenti per gli stessi motivi.

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