La Polonia e la Romania hanno arrestato 3 uomini ucraini accusati di preparare atti di sabotaggio per conto della Russia

Un agente della gendarmeria romena, Sibiu, Romania, 15 maggio 2024 (Horvath Tamas/Getty Images)
Un agente della gendarmeria romena, Sibiu, Romania, 15 maggio 2024 (Horvath Tamas/Getty Images)

Tre uomini ucraini sono stati arrestati con l’accusa di aver organizzato atti di sabotaggio per conto dei servizi di intelligence russi: uno è stato arrestato in Polonia e due in Romania. La procura polacca ritiene che lavorassero tutti a un progetto che prevedeva l’invio di pacchi contenenti materiale incendiario ed esplosivo, che avrebbero dovuto prendere fuoco o esplodere spontaneamente durante gli spostamenti. Il portavoce della procura polacca ha detto che l’uomo è l’ottava persona arrestata con l’accusa di preparare un atto di sabotaggio negli ultimi giorni.

Le autorità romene hanno detto che i due uomini arrestati in Romania avevano depositato due pacchi con dell’esplosivo presso l’edificio di una compagnia di spedizioni con l’intento di distruggerlo. I due pacchi erano però stati individuati poco dopo e disinnescati da alcuni specialisti (il deposito dei pacchi e i successivi arresti sono avvenuti la settimana scorsa, ma ne è stata data notizia solo oggi).

Secondo quanto sostenuto dai governi e dai servizi di intelligence di molti paesi europei, la Russia è solita organizzare atti di sabotaggio nel loro territorio per intimidire la popolazione locale ed erodere il supporto europeo all’Ucraina. Per esempio la Polonia ha accusato la Russia di essere responsabile dell’incendio di un grande centro commerciale a Varsavia, in Polonia, nel 2024, e la Lituania l’ha accusata dell’incendio in un negozio Ikea della capitale Vilnius, nello stesso anno.