Sanae Takaichi è la prima donna a guidare il partito di governo in Giappone
Ha posizioni conservatrici, e probabilmente sarà anche la prima a diventare prima ministra

In Giappone Sanae Takaichi è stata eletta leader del Partito Liberal Democratico (PLD, conservatore), che governa il paese quasi ininterrottamente da settant’anni. È la prima donna a ottenere l’incarico, ed è probabile che diventerà anche la prima donna in Giappone a guidare il governo come prima ministra: su questo dovrà votare il parlamento verso metà ottobre. Sarebbe un evento rilevante per la politica giapponese, dato che il paese ha noti problemi di parità di genere e in politica le donne sono ancora discriminate.
Takaichi ha battuto al ballottaggio Shinjiro Koizumi, attuale ministro dell’Agricoltura giovane e moderato, in un voto a cui hanno partecipato gli iscritti al partito, i simpatizzanti e i politici eletti in parlamento. Ha ottenuto 185 voti, 149 dai parlamentari e 36 dagli iscritti (calcolati in base alle preferenze espresse in ciascuna delle 47 prefetture del paese). Koizumi ha ricevuto 156 voti: 145 dai parlamentari e 11 dagli iscritti.
Takaichi negli ultimi vent’anni aveva ricoperto vari incarichi di governo e si era candidata altre due volte alla guida del PLD. Ha posizioni molto conservatrici e aggressive, soprattutto in politica estera: fra le altre cose è contraria ai matrimoni omosessuali e alla possibilità che le coppie sposate mantengano due cognomi diversi; vuole emendare la Costituzione per dare un ruolo più ampio ai militari e allearsi con Taiwan, l’isola di fatto indipendente ma rivendicata dalla Cina. Ha detto spesso di ispirarsi all’ex prima ministra britannica Margaret Thatcher. Nel partito appartiene alla corrente dell’ex primo ministro Shinzo Abe, ossia quella più radicale e conservatrice.

Sanae Takaichi a Tokyo durante un evento della campagna elettorale per scegliere il o la nuova leader del PLD, a settembre del 2025 (Franck Robichon/Pool Photo via AP)
Takaichi inizia a guidare il Partito Liberal Democratico in un momento di grande difficoltà. Fin dalla sua fondazione, nel 1955, è sempre stato il principale del paese ma dopo le ultime elezioni, a luglio, ha perso la maggioranza in entrambe le camere del parlamento e si è molto indebolito. Questo ha spinto alle dimissioni il primo ministro Shigeru Ishiba e avviato il processo per scegliere il o la nuova leader. La crisi è dovuta principalmente ad alcuni grossi scandali e alla crescita di partiti di estrema destra, come Sanseito, che hanno spinto gli elettori più conservatori ad abbandonare il PLD.
Nonostante la posizione di minoranza del suo partito, è comunque probabile che il parlamento elegga Takaichi come prima ministra. In campagna elettorale aveva promesso di scegliere più donne in un suo eventuale governo, mentre in altri ambiti ha espresso opinioni tradizionaliste sul ruolo che le donne dovrebbero avere nella società e nella politica. Al momento il Giappone ha un governo di coalizione sostenuto dal PLD e da Komeito, entrambi conservatori.
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Alle elezioni per scegliere il nuovo presidente del PLD c’erano cinque candidati, ma Takaichi e Koizumi erano da subito stati visti come i favoriti. Inizialmente Takaichi era apparsa come la candidata più popolare fra gli iscritti al partito (circa 900mila), mentre Koizumi fra i parlamentari: dato che al ballottaggio gli iscritti contano meno, era stato inizialmente visto come favorito.
Shinjiro Koizumi appartiene a un’ala più moderata, progressista e liberale del partito. Aveva fatto campagna elettorale sulla necessità di misure economiche per ridurre l’inflazione e diminuire le tasse, e da quando è ministro si è fatto conoscere soprattutto per le sue politiche per abbassare il prezzo del riso, che è aumentato molto negli ultimi anni. A 44 anni, avrebbe potuto essere il primo ministro giapponese più giovane dalla fine della Seconda guerra mondiale, in un paese la cui popolazione sta invecchiando sempre di più.



