• Mondo
  • Giovedì 2 ottobre 2025

Non si sa dove sia uno dei più importanti dissidenti bielorussi

A metà settembre Mikalai Statkevich è rimasto fermo per ore sul confine tra Lituania e Bielorussia, poi è stato portato via da uomini in uniforme

La politica dell'opposizione bielorussa Svetlana Tsikhanouskaya con una foto di Mikalai Statkevich durante l'assegnazione del premio Sakharov al Parlamento Europeo, nel 2020
La politica dell'opposizione bielorussa Svetlana Tsikhanouskaya con una foto di Mikalai Statkevich al Parlamento Europeo, nel 2020 (AP/John Thys)
Caricamento player

Da settimane non si sa dove si trovi Mikalai Statkevich, uno tra i più noti oppositori del regime di Alexander Lukashenko, il presidente della Bielorussia. Statkevich ha 69 anni e ha passato gli ultimi cinque in una prigione della Bielorussia. Era stato liberato a metà settembre, insieme ad altri prigionieri, grazie a un accordo politico con gli Stati Uniti: come gli altri ex detenuti avrebbe dovuto essere espulso in Lituania, ma si è rifiutato di lasciare il suo paese.

L’11 settembre Statkevich è sceso dal pullman su cui stava viaggiando appena dopo aver passato il confine bielorusso, ma prima di attraversare la frontiera lituana. Per ore è rimasto bloccato tra i due confini: su internet era circolata molto l’immagine, ripresa da una telecamera di sorveglianza, che lo mostra seduto appena dopo la frontiera bielorussa di Kamenny Log. Alcuni passeggeri che erano con lui hanno detto che non accettava di essere espulso e che preferiva continuare a essere un dissidente in Bielorussia.

Vari media che hanno visto il video completo ripreso dalle telecamere scrivono che a un certo punto Statkevich è stato riportato in Bielorussia da alcune persone in uniforme. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha confermato che è stato riportato nel paese, e ha fatto dei riferimenti piuttosto vaghi al fatto che sia stato nuovamente arrestato e che sia tornato in prigione: non lo ha però confermato ufficialmente. Non ha nemmeno detto dove si trova, né quali siano le sue condizioni di salute.

Alexander Lukashenko è presidente dal 1994. È uno dei più fedeli alleati del presidente russo Vladimir Putin, e governa in modo autoritario: come in Russia, anche in Bielorussia le elezioni non sono libere né democratiche, e Lukashenko vince regolarmente. Ha anche represso l’opposizione: si stima che in Bielorussia i prigionieri politici siano oltre 1.200. Molti dissidenti vivono all’estero, tanti proprio in Lituania, come Svetlana Tsikhanouskaya, una delle più note esponenti dell’opposizione.

Nasha Niva (un importante giornale di opposizione al regime di Lukashenko, che da anni è inaccessibile in Bielorussia) ha scritto che Statkevich sarebbe detenuto nel carcere di Hlybokaye, dove si trovava già prima di essere rilasciato. Sua moglie, Maryna Adamovich, è anche andata a chiedere informazioni direttamente all’amministrazione della prigione, ma non ha ricevuto risposta.

Vari enti, tra cui le Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, hanno criticato il governo bielorusso accusandolo di detenere Statkevich senza un valido motivo. Molti hanno anche detto di essere preoccupati per le sue condizioni di salute: Statkevich ha problemi di cuore, ma ha lasciato tutti i suoi oggetti personali sul pullman, incluse le medicine che prendeva.

Prima di essere rilasciato Statkevich aveva già trascorso diversi periodi in carcere. L’ultima volta era stato arrestato prima delle elezioni del 2020 e condannato a 14 anni di prigione con l’accusa di avere organizzato “disordini di massa”. Prima di essere incarcerato era uno dei politici più noti dell’opposizione: aveva fondato il partito socialdemocratico Hramada, dopo essere stato nell’esercito. Nel 2010 si era candidato alla presidenza contro Lukashenko, perdendo, in elezioni non democratiche. Dopo il voto era stato incarcerato per cinque anni per avere organizzato proteste contro il regime.