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  • Lunedì 27 gennaio 2025

Alexander Lukashenko ha vinto ancora le “elezioni” in Bielorussia

Come ampiamente previsto, dato che non aveva alcuna reale opposizione: governa in modo autoritario dal 1994

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko (AP Photo)
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko (AP Photo)

Come ampiamente previsto, la commissione elettorale della Bielorussia ha dichiarato Alexander Lukashenko vincitore delle elezioni presidenziali di domenica, per la settima volta. Non sono state elezioni democratiche: Lukashenko governa il paese in modo autoritario dal 1994 e per questo spesso è definito “l’ultimo dittatore d’Europa”. Alle elezioni non ha avuto opposizione, se non alcuni candidati di facciata, e il regime controlla le procedure di voto e i risultati, che sono quindi soggetti a brogli.

Secondo i dati ufficiali Lukashenko avrebbe ricevuto l’86,8 per cento dei voti. Gli altri candidati erano i leader dei principali partiti rappresentati in parlamento, che hanno differenze ideologiche soltanto apparenti, ma in realtà sostengono tutti ugualmente Lukashenko: il Partito Liberal-democratico, il Partito Comunista e il Partito Repubblicano. I veri avversari politici del presidente sono perlopiù in prigione, costretti all’esilio all’estero o comunque impossibilitati a candidarsi.

Alle elezioni non erano presenti osservatori internazionali, e i presidenti di seggio sono stati sottoposti a un rigido controllo politico. Inoltre per la prima volta era vietato fare fotografie alle schede elettorali: questa è considerata una misura corretta in una democrazia funzionante (anche in Italia è vietato), ma alle precedenti elezioni, nel 2020, le fotografie delle schede furono tra i metodi principali che consentirono all’opposizione di provare i brogli elettorali.

Alexander Lukashenko vota alle elezioni, domenica (AP Photo/Pavel Bednyakov)

La vittoria di Lukashenko è stata definita una «finzione» dai rappresentanti dell’Unione Europea, fra gli altri. In un comunicato Kaja Kallas, Alta rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri, ha minacciato nuove sanzioni per il governo bielorusso. Lukashenko ha risposto polemicamente alle critiche, dicendo: «Non me ne frega niente dell’Occidente».

Il presidente russo Vladimir Putin, uno dei principali alleati di Lukashenko, si è invece congratulato per la sua «vittoria schiacciante», dicendo che dimostra la «forte autorità politica» e il «sostegno indiscutibile della popolazione» nei confronti di Lukashenko.

Domenica sera anche il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski ha commentato i risultati delle elezioni, scrivendo su X: «Tutti gli altri ci staranno in prigione?». È un riferimento ironico al fatto che Lukashenko abbia ottenuto “solo” circa l’87 per cento dei voti, e quindi il 13 per cento avrebbe votato per gli altri candidati (sempre secondo i risultati ufficiali).