La leader dell’opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya è stata condannata in contumacia a 15 anni di carcere per cospirazione

(Christoph Soeder/dpa Pool/dpa)
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Lunedì un tribunale di Minsk, capitale della Bielorussia, ha condannato a 15 di anni di carcere con l’accusa di cospirazione Svetlana Tikhanovskaya, leader dell’opposizione al presidente Alexander Lukashenko, che governa il paese in modo autoritario. Tikhanovskaya è stata condannata in contumacia, cioè senza aver partecipato al processo, perché è in esilio dal 2020.

Tikhanovskaya era stata la candidata dell’opposizione alle elezioni presidenziali dell’agosto del 2020, stravinte da Lukashenko con oltre l’80 per cento dei voti. I partiti di opposizione contestarono il risultato e accusarono Lukashenko di brogli elettorali: contro il presidente ci furono per mesi grosse proteste in tutto il paese, e il governo reagì arrestando molti degli oppositori politici di Lukashenko. Tikhanovskaya scappò in Lituania per sfuggire a un eventuale arresto e da allora vive in esilio.

Oltre a Tikhanovskaya, martedì il tribunale di Minsk ha condannato a 18 anni di carcere anche Pavel Latushko, ministro della Cultura tra il 2009 e il 2012 diventato in seguito un oppositore di Lukashenko, che nell’agosto del 2020 era fuggito in Polonia.

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