Anche la Corte Suprema ha sospeso il licenziamento, voluto da Trump, della consigliera della Federal Reserve Lisa Cook

Lisa Cook in una foto del 2022
Lisa Cook in una foto del 2022 (Jeff Kowalsky/ZUMA Press Wire)

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso il licenziamento della consigliera della Federal Reserve, Lisa Cook, che era stato ordinato a fine agosto dal presidente Donald Trump. Prima della Corte, lo avevano fatto anche i tribunali di ordine inferiore. Cook è una dei sette membri del Consiglio dei governatori della banca centrale, istituzione con cui Trump si sta scontrando da tempo per cercare di controllarla, e la Corte ha stabilito che potrà restare al suo posto finché non esaminerà le ragioni del ricorso dell’amministrazione in un’udienza prevista a gennaio. La Corte insomma ha detto che non può essere licenziata subito, ma il caso non è ancora finito: la decisione di mercoledì è comunque considerata una sconfitta per Trump.

Per motivare il licenziamento, Trump aveva accusato Cook di aver prodotto documenti falsi per pagare meno un mutuo. Lei gli aveva fatto causa, vincendo sia in primo grado che in appello. Allora il dipartimento della Giustizia ha aperto un’indagine contro Cook per presunta frode bancaria: un reato poco rilevante ma usato anche in altri casi dall’amministrazione Trump per mettere in difficoltà chi la critica. Il licenziamento di una consigliera della Federal Reserve è un gesto senza precedenti e rientra nel tentativo di Trump di controllare l’istituto, le cui decisioni hanno una grossa influenza sull’economia statunitense. Trump ha minacciato in più occasioni di licenziare anche il presidente della Fed, Jerome Powell, cosa che però non può fare.

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