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  • Lunedì 22 settembre 2025

Le foto più belle dai Mondiali di atletica leggera

Salti e lanci, partenze e traguardi, ostacoli e asticelle, e soprattutto atleti e atlete prima, durante e dopo le loro gare

L'indiano Sarvesh Anil Kushare nella finale maschile di salto in alto, 16 settembre
(AP Photo/Matthias Schrader)
L'indiano Sarvesh Anil Kushare nella finale maschile di salto in alto, 16 settembre (AP Photo/Matthias Schrader)
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Sono finiti a Tokyo, in Giappone, i Mondiali di atletica leggera. Come sempre in termini estetici e fotografici l’atletica leggera è stata fonte di immagini particolari, frutto della diversità di corpi e sforzi che la compongono, oltre che della peculiarità di certi suoi gesti. Sono gesti essenziali (correre, saltare, lanciare) che appartengono a discipline assai diverse accomunate però dalla semplicità della sfida che presuppongono (correre più veloce, saltare più lontano, lanciare più distante). E che si svolgono quasi tutte (a parte la marcia e la maratona) sopra o all’interno di una pista di atletica. Cosa che permette di cogliere dettagli di ogni tipo, dall’agonismo estremo ai momenti più scanzonati e rilassati.

In termini più pratici, a Tokyo ci sono state 49 gare con oltre duemila atleti e atlete in rappresentanza di 198 federazioni, oltre un quarto delle quali se ne tornerà a casa con almeno una medaglia. Come capita spesso gli Stati Uniti sono stati il paese con più medaglie (26) e più medaglie d’oro (16), ma anche l’Italia si è difesa molto bene: con 7 medaglie totali (di cui una d’oro) è arrivata dietro solo a Stati Uniti, Kenya e Giamaica (questi ultimi due paesi rispettivamente dominanti nel mezzofondo e nella velocità).

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