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  • Domenica 21 settembre 2025

Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo hanno riconosciuto la Palestina

Sono solo gli ultimi paesi occidentali ad averlo deciso di recente

Una manifestazione per la Palestina in Quebec, in Canada, lo scorso 12 settembre
Una manifestazione per la Palestina in Quebec, in Canada, lo scorso 12 settembre (Credit Image: © Jacques Boissinot/The Canadian Press via ZUMA Press)
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Il Regno Unito ha formalmente riconosciuto la Palestina come stato. Il primo ministro Laburista, Keir Starmer, lo ha annunciato domenica pomeriggio, sostenendo di aver preso la decisione per «ravvivare la speranza della creazione di due stati», e risolvere il conflitto tra Israele e Palestina. Annunciando la decisione, Starmer ha anche criticato molto duramente Israele per i crimini commessi nella Striscia di Gaza, dicendo che «la fame e la devastazione [a Gaza] sono assolutamente intollerabili».

Sempre domenica, anche i governi del Canada, dell’Australia e del Portogallo hanno riconosciuto formalmente la Palestina. Nelle ultime settimane diversi paesi occidentali, tra cui la Francia e il Belgio, hanno annunciato che avrebbero fatto lo stesso.

Il riconoscimento formale della Palestina da parte del Regno Unito, del Canada e dell’Australia è arrivato domenica perché nei prossimi giorni è in programma l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. Uno dei temi che affronteranno i partecipanti è la crisi umanitaria in corso a Gaza, e la possibilità di creare due stati indipendenti che coesistano, quello di Israele e quello della Palestina, per risolvere il conflitto.

È previsto che parleranno sia il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sia il presidente palestinese Mahmoud Abbas, anche se quest’ultimo, e la delegazione palestinese di cui avrebbe dovuto fare parte, non potranno essere presenti di persona, dato che il governo statunitense ha negato loro il visto. Netanyahu ha commentato la decisione di Regno Unito, Canada e Australia (ha parlato prima dell’annuncio portoghese) ribadendo la posizione del suo governo di estrema destra: ha detto che Israele non consentirà mai la nascita di uno stato palestinese e ha promesso di espandere ulteriormente le colonie illegali in Cisgiordania.

La Palestina al momento è riconosciuta da quasi tutti i paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa dell’est e dell’America Latina, ma da pochissimi paesi occidentali. Gli annunci delle ultime settimane sono stati fatti per cercare di fare pressione su Israele, in modo da raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che Israele ha invaso dall’ottobre del 2023 in risposta all’attacco terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre dello stesso anno.

Riconoscere uno Stato significa avviare relazioni diplomatiche ufficiali che in genere prevedono lo scambio di ambasciatori o di altro personale diplomatico. Nel caso della Palestina, tuttavia, il riconoscimento internazionale ha un alto valore simbolico e politico. L’Italia è uno dei paesi che ancora non riconoscono lo stato palestinese: ha comunque un ufficio consolare a Gerusalemme che si occupa di curare le relazioni tra il governo italiano e le autorità palestinesi.

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